Avellino

Vincenzo Plescia saluterà l'Avellino nel corso del mercato di gennaio per provare a ritrovare continuità di impiego e realizzativa. Tra problemi di natura fisica, legati a un virus che lo ha debilitato, prima di essere debellato, e un impatto ben al di sotto delle aspettative in termini di personalità e contributo alla causa, l'attaccante ha finora totalizzato 14 presenze e realizzato un solo gol in campionato, al “Massimino”, contro il Catania. Troppo poco in relazione all'investimento posto in essere la scorsa esatate per prelevarlo a titolo definitivo dal Renate: 130mila euro per il cartellino; tre anni di contratto a 100mila euro a stagione, a salire, più bonus da corrispondere al club lombardo in caso di promozione in Serie B.

Non resta che provare a difendere la valutazione del calciatore con un prestito che possa permettergli di avere più spazio e ritornare all'ombra del Partenio con uno smalto diverso da quello che ha oggettivamente perso o, almeno, mai pienamente dimostrato. Plescia, che ha rifiutato il Potenza, sarebbe felice di tornare alla Vibonese dove ha trovato fiducia intorno a se andando in doppia cifra nella passata annata agonistica, ma è proprio l'ingaggio a rappresentare lo scoglio che il club calabrese non sembra riuscire a superare per reinserirlo tra le proprie file per i prossimi 6 mesi. Da non scartare, perciò, l'opzione di un trasferimento nel girone A al Lecco o alla Pro Sesto.