Arrivi e partenze. Con gli slot della rosa totalmente occupati, il mercato dell'Avellino dovrà necessariamente viaggiare su binari paralleli: a ogni acquisto corrisponderà una cessione e non sono da escluderne di eccellenti. È il caso di Aloi, in scadenza di contratto e nel mirino del Pescara. A dispetto dell'iniziale orientamento, la società dovrebbe convocare l'agente del centrocampista, Vincenzo Pisacane, per discutere del prolungamento del contratto dell'attuale capitano dei biancoverdi, ma tira aria di separazione e non sembrano esserci i presupposti per continuare insieme. Lo stesso Braglia, puntualizzando “finché sarà qui Aloi sarà il capitano”, all'antivigilia della partita con il Foggia, aveva indirettamente confermato che quella dell'addio, che potrebbe configurarsi attraverso una rescissione consensuale, è un'opzione decisamente verosimile.
Non ha il contratto in scadenza, ma ha chiesto un adeguamento già dalla scorsa estate Carriero, forte di un'offerta da un top club del girone B che potrebbe tornare alla carica. Il “no” dell'Avellino è stato alla base di un malcontento che ha accompagnato "la ruspa" nel corso del girone di andata portandolo a sbottare, seppur non direttamente in relazione alla questione economica, davanti a microfoni e taccuini dopo il successo, ottenuto grazie a un suo gol, a Vibo Valentia.
Tra domani e dopodomani l'incontro per l'estensione del vincolo in essere con D'Angelo: trapela un moderato ottimismo.
Intanto, Plescia ha rifiutato il trasferimento al Potenza: vuole tornare alla Vibonese, che non riesce, però, a coprire il suo ingaggio, ovvero parte dei 100mila euro netti a stagione. I lucani hanno così virato su Messina. Mastalli dovrebbe restare ripartendo dal gol realizzato a Campobasso. Stesso discorso per De Francesco, che a fine anno saluterà a parametro zero dopo un biennio all'ombra del Partenio.