Napoli

Nel primo lockdown nel marzo del 2020 sbarcò su Instagram per rubare qualche sorriso agli appassionati di ciclismo con la sua simpatia. Lello Ferrara, nel giro di pochi giorni, riuscì a coinvolgere tanti campioni nelle sue dirette diventando velocemente un punto di riferimento. Da quel momento tante cose sono cambiate, ma non l’appuntamento del lunedì sera per parlare di ciclismo sull’account “lelloferrara3.0”. Nell’intervista che ci rilasciò nell’estate del 2020 ci aveva raccontato la sua volontà di lasciare il lavoro da camionista e tornare nel mondo del ciclismo.

Il suo progetto ha reso il risultato sognato e in questo periodo è tornato nella sua Napoli, precisamente a San Pietro a Patierno, per vivere le feste con la famiglia e anche per rivedere qualche vecchio amico. Lello ha riunito gli ex professionisti campani del suo periodo. C’era quel fenomeno di Giuliano Figueras, campione del Mondo Under 23 a Lugano nel 1996 in una giornata dove il tricolore la fece da padrone, ciclista meraviglioso che ha vinto molto meno di quanto poteva. Lello Ferrara ha scherzato anche su chi era il più forte. Il ragazzo di San Pietro vanta nel suo curriculum la vittoria del Giro d’Italia dilettanti e due convocazioni in azzurro da professionista. Nota stonata della sua carriera aver chiuso con zero vittorie tra i big, un peccato perché il talento era enorme.  

Con Ferrara e Figueras, che tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio avevano fatto sognare gli appassionati campani che si aspettavano tanti successi, hanno partecipato a queste giornate tra vecchi amici anche altri due ex professionisti campani come Raffaele Illiano e Antonio D’Aniello. Mancava Totò Commesso, eroe tricolore in terra francese con due tappe vinte al Tour, che ha partecipato alla rimpatriata in video chiamata. Ma dopo i primi giorni passati a salutare i vecchi amici e con le classiche abbuffate natalizie documentate sui social, Lello Ferrara si è trasformato in cicerone d’eccezione per l’amico Domenico Pozzovivo.

Lo scalatore Lucano è arrivato oggi a Napoli per provare la tappa del Giro d’Italia di sabato 14 maggio 2022. La frazione sarà di 149 km con un difficile ma molto interessante circuito di circa 19 km tra Bacoli e Monte di Procida che verrà percorso per ben cinque volte. Ferrara e Pozzovivo hanno pedalato su quelle strade –il lucano l’ha definito un percorso tecnico non per velocisti-, che si spera possano essere migliorate nei prossimi mesi e che saranno sicuramente prese d’assalto da tantissimi appassionati. Sarà una giornata di festa ed è un peccato che il ciclismo campano in questo momento riesca ad esprimere veramente molto poco. I tempi dei Figueras, Ferrara e Commesso sono lontanissimi e questo accade anche perché andare in bicicletta in terra campana non è per nulla facile. Qualcosa però bisogna fare.

La nostra regione è terra di talenti in tutti gli sport e il ciclismo per ora è assente ingiustificato. Il comitato campano potrebbe fare una telefonata ai suoi ex campioni e provare a coinvolgerli in un progetto, strettamente legato ai giovani, per dare a chi si avvicina la possibilità di lavorare con chi ha pedalato nelle corse più importanti del mondo vicino a mostri sacri del nostro pedale come Pantani, Bettini, Cipollini, Bartoli e tanti altri ancora.