Benevento

Lui 27 anni, lei 25, entrambi domiciliati a Montesarchio. Sono stati chiamati in causa da una inchiesta, ora conclusa, del sostituto procuratore Assunta Tillo, cha ha prospettato a carico di entrambi l'ipotesi di truffa, in concorso anche “con altri soggetti non identificati”.

I fatti risalgono al febbraio del 2020, quando i due indagati, difesi dall'avvocato Stefano Travaglione, utilizzando messenger e whatsapp avrebbero contattato una 64enne di Firenze. Dopo essersi presentati come collaboratori – dipendenti di un'azienda estera, non indicata, specializzata nell'importazione di vaccini animali, ed aver fornito i loro recapiti telefonici, di posta elettronica ed anche l'Iban, le avrebbero fatto una proposta. Quale? Fare da intermediaria per una spedizione di vaccini destinata a New York, anticipando, però, la somma necessaria al viaggio alla volta degli States di 65 bottiglie contenenti, appunto, i vaccini.

La malcapitata, immaginando che potesse trattarsi di un buon affare, aveva tirato fuori 18mila euro che aveva accreditato sul conto corrente dei due. Non immaginava certo di essere stata indotta in errore rispetto ad una operazione commerciale che credeva genuina, ma che in realtà, sostiene l'accusa, era fittizia. Lo aveva capito quando aveva chiesto, vanamente, la restituzione dei soldi versati come anticipo.

Nessuna traccia del denaro nè dei due giovani, che hanno ora venti giorni a disposizione per chiedere di essere interrogatori o produrre memorie; esaurita questa fase, il Pm provederà all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio.