Benevento

Riceviamo e pubblichiamo un intervento dell'avvocato Gino De Pietro

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"Devo aprire questa mia riflessione con una precisazione: a me del sindaco, come persona, non importa nulla, così come nulla mi è mai importato del deputato o di ogni altra cosa sia stato nella vita. La sua vita sono fatti suoi e non mi interessano. Mi interessano, invece, le vite dei cittadini come me, e in particolare le vite dei ragazzi che hanno diritto di andare a scuola. Smetta, quindi, il sindaco di atteggiarsi a vittima di presunti ingiustificati attacchi personali, e eviti di violare le leggi dello stato atteggiandosi – con un paternalismo insopportabile e melenso – a tutore della salute. Non è il suo ruolo, non ne ha il potere, non ne ricorrono i presupposti. Questo sì è squallido.

Servi legum sumus ut liberi esse possimus, insegnavano gli antichi Romani: dobbiamo rispettare le leggi per essere davvero liberi. Lo ha ricordato ai cittadini anche il prefetto, invitandoli a rispettare le leggi e i provvedimenti del governo. Ritengo di dover sperare che il monito sia rivolto anche al sindaco di Benevento, e ai suoi epigoni della provincia, specie in relazione alla patente violazione di legge posta in essere chiudendo tutte le scuole in zona bianca, in carenza di potere.

Benevento fa parte della regione Campania che è in zona bianca. Perfino il presidente della regione, che lo scorso anno ha imperversato con le chiusure scolastiche, probabilmente reso edotto dalle sentenze del TAR Campania, ha smesso di farlo. Il neo sindaco di Napoli ha dato un immediato segnale di ritenere l’istruzione un bene primario e ha evitato ogni chiusura. Non mi risulta che a Caserta, Avellino o Salerno le scuole siano chiuse. Solo a Benevento le scuole sono state chiuse con tre giorni di anticipo. Chi lo ha deciso? Il sindaco. E’ un fatto, non un attacco. Se le avesse chiuse il prefetto, il ministro o l’usciere comunale, avremmo ascritto a loro la relativa responsabilità e ci saremmo volentieri risparmiati di parlare del sindaco che, forse affetto come altri da narcisismo, si sente al centro della scena anche quando i protagonisti sono ben altri.

Per difendersi dalle giuste e indignate accuse di studenti, professori, genitori, società civile e operatori dell’informazione, il sindaco ha invocato pretesi numeri da zona arancione che non esistono affatto se non nella sua fervida fantasia.

Ho già scritto precedentemente che oltre i tre quarti delle regioni d’Italia, rappresentanti i sette ottavi della popolazione, sono in condizioni deteriori rispetto alla Campania e ciononostante nessun capoluogo di provincia ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado prima della data naturale fissata dal calendario scolastico. O tutti gli altri sindaci sono criminali che vogliono diffondere il covid tra la popolazione o ha torto il sindaco di Benevento. Io sarei dell’opinione di escludere la prima opzione. Spero anche i lettori.

I dati Agenas aggiornati al 21 dicembre – quindi anche successivi al provvedimento del sindaco – dicono che in Campania la percentuale di posti occupati in terapia intensiva è pari al 5% e il totale dei ricoveri in area medica è pari al 13%. Per il passaggio in zona arancione è necessario congiuntamente che l’incidenza superi i 150 casi per 100mila abitanti, che la percentuale di posti letto in terapia intensiva superi il 20% e che il tasso di ricoveri in area medica superi il 30%. In Campania non è stato superato nessuno di tali parametri che, ripeto, per il passaggio in zona arancione, debbono essere superati congiuntamente. Siamo, anzi, a meno di un quarto di terapie intensive occupate e a meno della metà di posti occupati in area medica rispetto ai dati indicati per la zona arancione. A dirla tutta, non sono stati superati neanche i parametri per la zona gialla, per cui la Campania è e resta in zona bianca, nonostante il “tifo” del sindaco in senso contrario. Speriamo che, oltretutto, non ci porti anche iella!

Inoltre, il passaggio in zona arancione non comporta affatto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, ma solo specifiche restrizioni per chi non è vaccinato o non ha il green pass; restano aperte le scuole di ogni ordine e grado, afferma la legge, per cui questo voler mettere le mani avanti agitando lo spettro della zona arancione – di cui non esistono i presupposti – per chiudere in zona bianca le scuole che non si potrebbero chiudere neanche se si fosse in zona arancione è uno di quei capolavori di manipolazione – quantomeno tentato - dei dati e delle persone degno di un manuale!

Il sindaco ha chiuso le scuole con numeri da zona bianca, senza alcun potere e senza i presupposti. Per difendersi, dice che tra breve, a suo parere, saremo in zona arancione, i cui dati sono lontanissimi da quelli attuali, senza considerare che anche in quel caso le scuole dovrebbero restare aperte! Siamo al teatro dell’assurdo.

Poi, purtroppo, forse anche perché le scuole non hanno funzionato bene neanche per loro, ci saranno sempre dei soggetti che, dopo non essersi vaccinati loro o non aver fatto vaccinare i figli, vorranno assecondare le loro paure inneggiando alla chiusura delle scuole, beninteso purchè si possa andare alle feste e nei centri commerciali! Direbbe il nostro Dante : “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”.

Non risulta che il sindaco abbia disposto chiusure diverse dalle scuole. Gli eventi natalizi al chiuso non sono stati disdetti. Non risultano adottati provvedimenti di chiusura o di specifica sorveglianza dei luoghi della cosiddetta movida cittadina, spesso sovraffolati, con notevoli assembramenti di soggetti senza mascherine e perdipiù teatro di recenti ripetuti episodi di violenza urbana.

Dove ci si infetta facilmente, senza controlli e senza alcuno scopo nobile da conseguire, tutto resta intatto; le scuole, invece, dove c’è distanziamento e si usano le mascherine, aperte per il nobile scopo di dare un’educazione e un’istruzione ai nostri ragazzi, chiuse e da chiudere anche a gennaio. Questa la scala di valori del sindaco. Non dell’Italia al rispetto delle cui leggi hanno diritto i ragazzi di Benevento, al pari dei loro compagni del resto d’Italia.

Per questo è necessario che le forze presenti in consiglio impegnino il sindaco a non assumere altri provvedimenti ingiustificati e contra legem a gennaio e che si attivino quanto prima i percorsi di tutela del diritto all’istruzione dinanzi alle competenti Autorità, ponendo fine agli abusi perpetrati e minacciati.

Questo il mio augurio di Natale!"