Presentato stamattina, martedì 21 dicembre, il progetto di riqualificazione del millenario castello di Sant’Adiutore che sarà oggetto di un importante intervento recupero improntato alla massima conservazione del complesso originario, al minimo impatto ambientale possibile e contestualmente alla migliore garanzia per la fruibilità e accessibilità da parte dei visitatori.
Alla presentazione sono intervenuti il Sindaco Vincenzo Servalli ed i progettisti architetti Angelo Verderosa (capogruppo), Francesco Avagliano, Giovanni Maggino, Antonio Lancellotti, Mario Avagliano Trezza, Benedetta Verderosa, ing. Carmelina Antico, ing. Sergio Paciello, oltre ai responsabili comunali del procedimento, il dirigente Luigi Collazzo e l’arch. Katia Mascolini.
Il recupero del Castello, con un impegno di spesa di 2.186.195,00 euro rientra tra i progetti del Programma Integrato Città Sostenibile (Pics), finanziato con 11 milioni di euro dal P.O.Fesr Campania 2014/2020, la cui fase di progettazione è curata dalla Consigliera comunale Anna Padovano Sorrentino, e prevede 8 macro progetti per un totale di 11 interventi.
“Abbiamo voluto che i progetti Pics fossero indirizzati alla rigenerazione urbana, alla salvaguardia dell’ambiente, all’innovazione, inclusione e alla cultura.- afferma il Sindaco Servalli – e abbiamo fortemente voluto il recupero del nostro simbolo identitario più grande, il Castello, duramente colpito nel 1943, mai ricostruito, anzi direi deturpato nella sua integrità storico architettonica, e che era diventato pressoché inaccessibile. Questo progetto, interamente finanziato, con i lavori che inizieranno nel prossimo anno, ridà dignità e nuova vita al un bene preziosissimo della nostra città”.
Il progetto, realizzato di concerto con la Soprintendenza di Salerno, mira al recupero degli antichi spazi del complesso architettonico e prevede un mix di funzioni culturali (museo, sale per esposizioni temporanee, punti informazioni) compatibili con l’edificio antico e che valorizzeranno il carattere storico e architettonico dell’immobile, potenziandone le possibilità di fruizione, con tecniche innovative per coinvolgere i visitatori in percorso pluri-sensoriale, di forte impatto emotivo, che si collegherà con gli altri poli culturali della città. L'area interessata dall'intervento è di circa 9.000 mq, ossia quella compresa nella cinta muraria esterna del complesso, a cui va aggiunta una fascia circostante da riqualificare in funzione del percorso esterno di visita alle mura, e come percorso naturalistico. Saranno rimossi tutti gli interventi in cemento armato, le antenne, sarà ricostruito la parte dell’immobile abbattuto durante la II guerra mondiale, saranno utilizzati esclusivamente materiali locali e di recupero della struttura storica, ricostruita anche la strada d’accesso con la realizzazione dei sottoservizi e restaurata la storica croce.
Rinasce il Castello di Sant'Adiutore di Cava de' Tirreni
Presentato il progetto di riqualificazione: il recupero per oltre 2milioni di euro
Redazione Ottopagine