Sarà il gip Pietro Vinetti a decidere se debba essere archiviata, come ha chiesto la Procura, o no, l'jnchiesta a carico di due medici di Villa Margherita, chiamati in causa per la morte di un 79enne di Cesinali, in provincia di Avellino, avvenuta il 26 ottobre del 2020.
Ricoverato al Moscati di Avellino dal 19 settembre al 14 ottobre, l'anziano, affetto da policitemia, era stato operato per un ematoma subdurale, poi era stato trasferito presso la struttura di riabilitazione di contrada Piano Cappelle e sottoposto alle cure del caso. Un periodo di degenza scandito, nella notte del 23 ottobre, da una caduta accidentale dal letto.
Tre giorni più tardi il decesso e la scelta dei familiari, assistiti dall'avvocato Ester Dattolo, di presentare una denuncia ai carabinieri. Da qui l'avvio di una indagine e la fissazione dell'autopsia, affidata al medico legale Emilio D'Oro e al neurochirurgo Tommaso Tufo, che avevano individuato come causa della morte una "insufficienzaa cerebrale acuta in soggetto affetto da meningite acuta in esiti di ematoma subdurale".
Le ,loro conclusioni, escludendo ogni responsabilità a carico dei due medici – sono difesi dall'avvocato Vincenzo Regardi -, hanno indotto il Pm a proporre l'archiviazione, con una scelta alla quale le parti offese si sono opposte, rendendo indispensabile la camera di consiglio di questa mattina.