"L’approvazione del bilancio consolidato del Comune di Salerno non è stata preceduta dal preventivo, ineludibile esame da parte delle commissioni, così limitando lo ius ad officium dei rappresentanti della minoranza". Partendo da questo presupposto i consiglieri comunali Michele Sarno, Roberto Celano, Dante Santoro, Corrado Naddeo, Donato Pessolano, Claudia Pecoraro, Elisabetta Barone, Catello Lambiase e Mimmo Ventura, hanno annunciato il ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
L'istanza è stata affidata all’avvocato Gherardo Maria Marenghi. Nel mirino la seduta d'insediamento dello scorsao 24 novembre, nella quale è stato anche discusso ed approvato lo strumento finanziario.
"Nei casi di comprovata urgenza, la giunta può portare direttamente le sue proposte al dibattito consiliare. Ma ove il consiglio non riconosca i termini dell’urgenza, la proposta è rinviata all’esame della commissione. L’urgenza, ancorché apoditticamente dichiarata per giustificare la violazione regolamentare, non è stata minimamente dimostrata. Del resto, se urgenza vi fosse stata, l’amministrazione avrebbe potuto anticipare la data di svolgimento del consiglio comunale, rispettando la scadenza fisiologica del 30 settembre, poi oggetto di proroga", hanno spiegato gli esponenti di opposizione.