Avellino

Elezioni provinciali, è il giorno del voto. Seggi aperti a Palazzo Caracciolo fino alle 20. Si tratta di elezioni di secondo grado, secondo quanto stabilito dalla legge 56/14 di riforma delle Province: elettori ed eletti sono infatti i Sindaci e i Consiglieri comunali, cui è affidata la responsabilità di votare per conto delle comunità e dei cittadini amministrati. In sostanza oggi 1412 amministratori distribuiti in 118 comuni votano se stessi, e anche per questo la campagna elettorale non è riuscita ad attraversare la cortina degli addetti ai lavori della politica, sarà una battaglia tutta interna agli schieramenti politici , anzi tutta interna al centrosinistra, che ben poco ha appassionato i cittadini, in tutto circa 400 mila in tutta l'irpinia, ridotti a meri spettatori. L’elezione del presidente della Provincia si ottiene con voto diretto, libero e segreto sulla base di candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto.

Il nuovo presidente della provincia di Avellino che succederà a Domenico Biancardi, sarà in carica 4 anni, mentre il consiglio dura in carica due anni. La sfida per la presidenza riguarda i Sindaci di Montefalcione e di Montella, rispettivamente Angelantonio D’Agostino e Rizieri Buonopane. Il primo è proposto da Italia Viva con il supporto di una parte della maggioranza consiliare al Comune di Avellino e altre forze, socialisti moderati,Più Europa e Azione. Il secondo è candidato dal Partito Democratico con l’apporto, tra gli altri, di Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Noi Campani di Clemente Mastella. Sono cinque le liste che si contenderanno i 12 posti del consiglio provinciale: Partito Demoratico, Laboratorio Irpinia, Irpinia Protagonista, Proposta Civica e Davvero Avellino.

Le operazioni di scrutinio avranno inizio alle ore 8 di domenica 19 dicembre.