Salerno

«Veniamo da un momento particolare ma non voglio tornare sull’argomento. Vorrei concentrarmi sulla partita. Sono partite difficili, troppo complicate. Da quando sono arrivato a Salerno, in dieci partite, abbiamo affrontato sei squadre nettamente superiori e che fanno un altro tipo di campionato. È chiaro che diventa complicato. Tra le altre cose alcune di queste le abbiamo trovate nel loro momento migliore. Poi per il resto, tranne il primo tempo con l’Empoli e la partita con la Sampdoria, ai ragazzi non posso rimproverare nulla». Così Stefano Colantuono ha commentato ai microfoni di DAZN il ko subito dai granata contro l’Inter.

Non è mancato un riferimento alla questione societaria e al mercato: «Quando sono arrivato c’era questo problema della proprietà, la situazione era pressoché simile. Sarebbero dovute arrivare delle offerte nei primi di dicembre e si dovevano valutare. Con una proprietà nuova si poteva iniziare a programmare anche qualche rinforzo. Io rispetto tanto la gente di Salerno, mi dispiace per loro. Hanno ritrovato la A dopo tanti anni, un campionato già di suo difficile ma nel quale queste vicende non stanno aiutato. La situazione, però, si può mettere ancora mettere apposto. Mi auguro che si possa fare qualcosa nel ritorno. La salvezza non è lontanissima. Avevamo detto e ci eravamo detti che qualche innesto deve esserci, altrimenti diventa difficile. È chiaro che il campionato della Salernitana è un altro ma ci sarebbe bisogno di rimpinguare un po’ la rosa. Tanti di questi ragazzi stanno giocando con acciacchi, abbiamo avuto una miriade d’infortuni. Quindi diventa ancora più complicato. Kastanos? Noi non abbiamo un play con quelle caratteristiche. È un palleggiatore discreto, con Schiavone è quello che può palleggiare meglio. Ho pensato di mettere lui per essere un po’ più logici nella giocata, anche se poi farlo con queste squadre che hanno forza e gamba diventa difficile».