Per la terza volta consecutiva la “maggioranza” al Comune si dimostra spaccata e senza numeri. Dopo ore di discussioni e numero legale costantemente sul filo del rasoio, l'amministrazione del sindaco Fausto Pepe non riesce ad approvare i cosiddetti “debiti fuori bilancio”.
A far venire meno il numero legale, oltre alle assenze ormai croniche tra i banchi della maggioranza, la decisione del consigliere Amina Ingaldi, capogruppo di Alleanza per l'Italia, di abbandonare i lavori (le sue ragioni le ha poi espresse in una lunga lettera che pubblichiamo integralmente alla fine dell'articolo). A quel punto, la maggioranza di governo e il Partito democratico non hanno avuto più i numeri per approvare la proposta di pagamento dei debiti fuori bilancio (si tratta di circa 2milioni di euro). Ma grazie al soccorso dell'esponente di opposizione, Roberto Capezzone, il centrosinistra è riuscito a portare a casa il rinvio della discussione a domani, quando è in programma anche l'approvazione del bilancio. Un rinvio proposto in extremis dall'ormai ex capogruppo Pd al Comune, Giovanni Zarro.
Prima della votazione il sindaco Fausto Pepe è intervenuto con parole chiare, a tratti dure. Il primo cittadino ha ammonito i "suoi": «Giovedì sarà l'ultima prova. Quella fondamentale per tutti».
Di seguito pubblichiamo la lettera del consigliere di maggiornaza e capogruppo Api Amina Ingaldi che ha abbandonato i lavori del Consiglio comunale. Una scelta che, è bene ribadirlo, anche a causa delle assenze di altri consiglieri di maggiornaza ha fatto venire meno il numero legale annullando di fatto la possibilità di votare il pagamento dei debiti fuori bilancio.
“Si è parlato tanto di responsabilità da assumersi e meschinamente, gli ultimi consiglieri giunti, come me, sono stati accusati di nascondersi dietro il periodo di rodaggio dimenticando di percepire un'indennità dal primo giorno di insediamento. A dir poco squallido diventa allora necessario e doverose alcune mie precisazioni.
Sono ormai trascorsi 120 giorni - spiega Ingaldi - da quando ho accettato di entrare in consiglio comunale subentrando all'uscente consigliere Mario Cangiano. Ho accettato con molta perplessità consapevole di arrivare in un momento critico e difficile e se l'ho fatto non è di certo per togliere castagne bollenti dal fuoco per alcuni. Ma solo per coerenza all'impegno politico promesso agli elettori con la mia candidatura nelle liste dell'allora Alleanza per l'Italia. Mi piace ricordare che lo schieramento dell'Api al centro sinistra, con Fausto Pepe sindaco, ha determinato la vittoria al primo turno di questa amministrazione motivo per cui giunta, maggioranza e sindaco oggi sono qui. Diversamente di sicuro avrebbero dovuto affrontare il turno di ballottaggio ed allora chissà...
Come capogruppo Api e consigliere di maggioranza sono oggi qui presente come anche in tutte le commissioni consiliari cercando di dare il mio acerbo contributo. Ma consentitemelo lo sarà pure, rispetto a chi milita in questi banchi semmai anche da più cosiliature ricoprendo anche più cariche istituzionali , ma vi posso assicurare è il genuino contributo di una persona che prima di tutto è una cittadina! Non ho mai ricoperto cariche politiche o incarichi di pubblica amministrazione : questo mi permette una valutazione incondizionata da cittadina e contribuente che vive le vere esigenze della propria città.
Sono qui perchè espressione di voto con la determinata volontà di partecipare in maniere propositiva e concreta senza voler minimamente giudicare o screditare il lavoro svolto fino ad oggi da questa amministrazione.
Con grande amarezza però nel corso di questi 120 giorni ho constatato che la mia posizione non è assolutamente rispettata ne tantomeno apprezzata. Forse non si è riusciti a coglierne il vero senso. Sono qui con educazione e rispetto pur avendo una visione molto chiara e disillusa di come in realtà stanno le cose. Con entusiasmo pensavo di partecipare ad un lavoro di squadra coesa per l'interesse comune : il bene della città... indipendentemente dall'appartenenza o no ad un gruppo polito rispetto ad un altro. Con attenzione ed impegno seguo i lavori delle commissioni consiliari cercando di dar il mio contributo semmai peccando umilmente di inesperienza. Anche se orami mancano pochi mesi alla fine di questo mandato, ci sono lavori ancora in corso a cui partecipare con il proprio impegno e le proprie idee : parlo del regolamento degli impianti sportivi e relativo bando di assegnazione; della questione mensa ,capitolato e gara, pulizia e decoro della città, viabilità, mobilità e tanto ancora. Purtroppo più giorni passano e più mi rendo conto che invece pecco solo di ingenuità e come tale vengo giudicata e tenuta quindi in considerazione.
Cresce quindi in me la consapevolezza di non esser in una squadra. Che la squadra non è coesa e non esiste la volontà di dare libera espressione a chi, sia pur essendo in maggioranza come me, non ha la stessa appartenenza politica. Ho cultura sportiva e gioco di squadra dove tutti i giocatori hanno un ruolo in base alle loro caratteristiche e tutti giocano con una maglietta. Speravo di trovarmi una squadra dove sulla maglietta ci fosse scritto Maggioranza invece si pensa solo al colore ed ai ruoli dei giocatori.
La sofferta approvazione dei debiti fuori bilancio confermano la mia opinione e mi lasciano davvero sconcertata. Pertanto non posso assolutamente partecipare alla loro votazione abbandono l' Assise saluto tutti e vi auguro buon prosieguo".
Alessandro Fallarino