De Luca blinda il Natale e il Capodanno, protesta i titolari di bar, pub, ristoranti e esercizi pubblici di genere ad Avellino. Anche il presidente della Confcommercio di Avellino, Oreste La Stella, si schiera apertamente al fianco dei lavoratori per un’ordinanza che spiega: “dimostra un vero e proprio accanimento del governatore nei confronti di alcune categorie, come sempre e ancora una volta penalizzate”. L’ordinanza di De Luca nei fatti vieta asporto e brindisi in strada esattamente come lo scorso anno. Secondo Natale amaro per bar, vinerie e cocktailerie. La nuova stretta anti assembramenti del Presidente oltre a vietare feste di piazza dal 23 dicembre al 1 gennaio, mette al bando il consumo di cibo e bevande in strada e negli spazi antistanti gli esercizi pubblici. All’aperto restera` consentito solo il consumo ai tavoli nel rispetto di distanziamento e di tutte le regole anti contagio in vigore. “Nonostante gli sforzi profusi – spiega La Stella – e l’impegno di tanti a collaborare sottoponendosi al vaccino, alcune categorie si trovano costrette a subire scelte poco eque ed estremamente nocenti per l’economia locale”. Nei giorni di maggiore incasso per alcune attività come il 23, 24, 25 e 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022, bar ed attivita` di ristorazione non potranno vendere bevande da asporto, ne´ alcoliche ne´ analcoliche, dalle 11 fino alle 5 del giorno successivo. Insomma niente brindisi e aperitivi affollati nei giorni di festa e vigilia. «Così De Luca mette in ginocchio l’intero settore in un momento storico delicatissimo e a pochi gironi dall’inizio delle feste senza tenere conto degli sforzi e investimenti degli imprenditori. Ci auguriamo che il Governatore corregga il tiro - dice La Stella -“.