Benevento

Sei mesi. E' la pena, patteggiata e sospesa, decisa dal gip Loredana Camerlengo per una 26enne di  San Leucio del Sannio (è difesa dall'avvocato Marcellina De Pasquale), chiamata in causa per la morte di Mario Michele Petraroia, 69 anni, di Benevento, avvenuta il 30 novembre del 2019, dopo l'incidente nel quale era rimasto coinvolto il 12 maggio.

Secondo una prima ricostruzione, tutto era accaduto in via Sturzo, nei pressi di Casale Maccabei, dove si erano scontrate la Fiat 500 guidata dalla giovane e la Toyota Yaris Verso della vittima, che, in seguito all'impatto, era finita contro un palo della pubblica illuminazione.

Il 69enne era rimasto incastrato tra le lamiere, dalle quali lo avevano liberato i vigili del fuoco. Soccorso, era stato trasportato in gravi condizioni al Rummo. Poi, a distanza di circa sei mesi, il suo decesso.

Anche l'allora 24 enne era rimasta ferita ed aveva fatto ricorso alle cure dei medici del Fatebenefratelli.

Per i familiari di Petraroia, parti offese, gli avvocati Angelo Leone, Floriana Pellino e Vinicio Mignone.