Santa Maria Capua Vetere

Dopo i noti fatti di violenza e tortura avvenuti lo scorso anno da parte di agenti di Polizia Penitenziaria nei confronti dei detenuti del padiglione Nilo del carcere di Santa Maria Capua Vetere, domani inizierà il processo.

Il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello, che con le sue denunce e la sua documentazione aveva fatto aprire il procedimento, si costituirà parte civile, difeso dall’avvocato Francesco Piccirillo.

Ecco le motivazioni del Garante Ciambriello per la scelta di costituirsi parte civile:

“Considero quest’atto come un dovere morale, civile e istituzionale che è tutt’interno al mio Ufficio e alla sua funzione e che intende contribuire a fare luce sugli episodi di violenza accaduti lo scorso anno nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Ho ringraziato pubblicamente la ministra della Giustizia Marta Cartabia e il presidente del Consiglio Mario Draghi per aver mostrato interesse e sensibilità alla vicenda recandosi anche nel carcere.

Mi auguro di essere affiancato da tutte le Istituzioni in questa richiesta di giustizia che deve rafforzare l’esecuzione penale e i diritti di tutti i cittadini, anche quelli detenuti. La costituzione di parte civile è una battaglia di civiltà tesa a restituire al sistema penitenziario la sua dignità, anche in nome di tutte le migliaia di operatori penitenziari che con grandi sacrifici, quotidianamente, operano nelle carceri del nostro paese."