Salerno

Salerno si prepara ad accogliere un grande classico della tradizione lirica italiana: su il sipario il prossimo 15, 17 e 19 dicembre con "La Traviata" di Giuseppe Verdi e il Massimo Cittadino registra quasi il tutto esaurito per la Traviata al verdi. Per il segretario artistico, Antonio Marzullo, si tratta di "un’opera che non dovrebbe mai mancare nel cartellone di un teatro d’opera lirica e che affascina sempre e regala gioia, sopratutto in questo periodo natalizio".

Soddisfazione per la grande partecipazione: "Chi vuole venire deve affrettarsi, perché sono rimasti veramente pochissimi posti. "La gente vuole tornare a teatro - aggiunge il segretario Marzullo - La cultura è una cosa importantissima che aiuta un po’ tutti noi a vivere meglio e stare più sereni. E per il ritorno al 100% del pubblico in presenza abbiamo scelto un titolo che eravamo certi sarebbe piaciuto a tutti, con un cast d’eccezione”.

"Un classico intramontabile, un’opera lirica che credo sia particolarmente cara a tutti - ha commentato il primo cuttadino Vincenzo Napoli - Con Traviata la grande lirica torna finalmente nel nostro meraviglioso Teatro Verdi. Dopo il successo tanto delle opere trasmesse in streaming lo scorso anno quanto della stagione all'aperto al Parco dell'Irno, il Massimo cittadino torna ad ospitare la grande opera. Un allestimento eccellente che coniuga alla perfezione il rispetto della tradizione con i giusti elementi d'innovazione dinamica, per uno dei titoli più noti al grande pubblico. Questo appuntamento s'inserisce perfettamente nel clima natalizio ispirato dalle Luci d'Artista. E anche gli spettatori del Teatro Verdi potranno utilizzare il parcheggio sotterraneo di Piazza della Libertà e venire molto più comodamente a teatro. Salerno continua a crescere con la cultura, gli eventi, le strutture ed i servizi di accoglienza."

Ma intanto è  polemica sulle audizioni per il corpo di ballo al Massimo Cittadino: 106 scuole di ballo chiedono al Comune di essere coinvolte nelle iniziative culturali del teatro. "Ci ha fermato solo la pandemia - dice il segretario artistico Marzullo - pronti ad incontrare le scuole di danza. Per noi, dopo l’orchestra, il coro e il coro dei bambini, creare un corpo di ballo sarebbe un sogno".