Quella di Ravanusa è una “sciagura che colpisce tutta la comunità siciliana. In un momento, quello dell’approssimarsi del Natale, di riunione tra le famiglie che rende più triste e doloroso tutto ciò”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, in Municipio a Ravanusa per il vertice convocato dal sindaco Carmelo D’Angelo. Alla riunione che servirà a fare il punto sul tragico crollo che ha provocato danni, devastazione e morti oltre al primo cittadino e al governatore siciliano partecipano il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco Guido Parisi, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine e dei soccorritori ancora impegnati nelle ricerche dei dispersi.

Le vittime, al momento sono tre. Sembrava si fosse trovato un quarto corpo senza vita, ma si sta ancora scavando. Non c’è certezza sulla quarta vittima. Si ritiene che sia un corpo, ma non è certo…”. Lo ha detto all’Italpress il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento Vittorio Stingo.
“Quello che abbiamo davanti – ha aggiunto – è uno scenario da terremoto: in cui crollano sette palazzine, più o meno in contemporanea. Un crollo che non lascia spazio a vie di fuga e che è stato seguito immediatamente da un incendio che è rimasto attivo per ore nella notte. Siamo riusciti a chiudere il gas soltanto alle due del mattino, quando abbiamo trovato la prima persona salva”.
(ITALPRESS).