Benevento

AGGIORNAMENTO 22 DICEMBRE

Mitigata dal Gip la misura a carico del 30enne. L'uomo potrà infatti far visita al figlio minore e concordare con la ex le operazioni di prelevamento e di riconsegna del bimbo.

+++

La loro relazione era andata avanti per cinque anni, costellata anche dalla nascita di un figlio. Poi lei aveva deciso di troncare il rapporto nell'estate del 2020 , una soluzione che lui – un 30enne di Benevento- non avrebbe accettato, iniziando a tormentare l'ex compagna con una serie di comportamenti per i quali  è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai luoghi che frequenta. E' la misura disposta dal gip del Tribunale di Avellino Paolo Cassano in una inchiesta dei carabinieri su una storia ambientata nel capoluogo irpino.

Difeso dall'avvocato Fabio Russo, il giovane è ritenuto responsabile di più episodi che si sarebbero verificati, in particolare, dallo scorso aprile in poi, e che gli sono valsi una ipotesi di stalking. Gli inquirenti l'hanno ravvisata nelle pesantissime offese nei confronti della donna, nelle minacce di “farle fare una brutta fine”, di “dar fuoco a lei e al suo nuovo compagno”. Oltre a tempestarla di telefonata e messaggi, lui si sarebbe appostato nelle vicinanze dello studio in cui la malcapitata lavora, per vedere a che ora uscisse e con chi.

Al 30enne vengono addebitate numerose condotte che avrebbe adottato, conseguenza, in alcuni casi, anche della conflittualità legata alla gestione del piccolo. Oltre a colpire con un calcio al ventre la ex, avrebbe minacciato, brandendo l'asta di un ombrellone, di “spaccare la faccia” all'attuale fidanzato. Una situazione di tensione raccontata nelle denunce presentate ai militari e al centro di una attività investigativa scandita, adesso, dall'applicazione del divieto di avvicinamento.