Napoli

Vincere per qualificarsi ai sedicesimi di finale di Europa League o agli ottavi, se al successo al “Maradona” sul Leicester - più facile a dirsi che a farsi - dovesse coincidere un risultato positivo, tra le mura amiche, del Legia Varsavia contro lo Spartak Mosca. Scocca l'ora della verità in Europa League per il Napoli, con soli 15 calciatori di movimento a disposizione per la sesta e ultima giornata del gruppo C della kermesse continentale. Out Anguissa, Koulibaly e Osimhen, non hanno recuperato Fabián Ruiz e Insigne. C'è Manolas, ma si accomoderà in panchina. La probabile formazione? Meret tra i pali; Di Lorenzo, RrhamaniJuan Jesus e Mario Rui in difesa; Zielinski e Demme in mediana; Politano, Elmas e Lozano alle spalle dell'unica punta Mertens.

Guai, però, a parlare di partita decisiva a Spalletti che, alla vigilia, ha affrontato il tema del primo bivio stagionale con una personale lettura in tal senso: “Per noi sono tutte partite da dentro o fuori. Se siamo a questo punto non abbiamo considerato decisive quelle all'inizio, probabilmente, abbiamo commesso qualche leggerezza. La gestione è sempre uguale e sono tutte gare da dentro o fuori, questa poi lo è realmente. Siamo stati al livello dell'Atalanta nonostante le defezioni, possiamo ambire a vincere la prossima anche se il Leicester è di quel livello lì. Poi ci sono gli episodi e se si arriva con la testa giusta è più facile sfruttarne qualcuno, sono quelli che fanno girare la partita”.

Alle 18,45 il calcio d'inizio. Ad agitare le ore precedenti al match almeno due casi positivi tra i calciatori e tre nello staff tecnico degli inglesi. Altri contagi starebbero emergendo all'interno di una situazione tenuta, ovviamente, sotto stretto controllo e monitoraggio.