Un indagato non più ai domiciliari, per tutti gli altri la conferma della misura. E' il bilancio delle tre giorni di interrogatori dinanzi al gip Loredana Camerlengo per le diciotto persone chiamate in causa dall'inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri sugli appalti della Provincia.
Come si ricorderà, otto erano finite agli arresti in casa: il presidente della Provincia Antonio Di Maria (avvocati Antonio Leone e Giuseppe Sauchella), Nicola Laudato (avvocati Vincenzo Regardi e Fausto Parente), 51 anni, di Campolattaro, Angelo Carmine Giordano (avvocati Massimo Di Tocco e Mauro Carrozzini), 61 anni, di Solopaca, Raffaele Pezzella (avvocati Claudio Sgambato e Nando Letizia), 65 anni, di Casal di Principe, Giuseppe Della Pietra (avvocato Giovanni Esposito) , 62 anni, di Nola, Michelantonio Panarese (avvocato Angelo Leone), 53 anni, sindaco di Buonalbergo e dipendente della Provincia, Antonello Scocca, 57 anni, di Benevento – entrambi difesi dall'avvocato Angelo Leone-,e Mario Del Mese (avvocati Camillo Cancellario e Cecchino Cacciatore), 43 anni, di Salerno, che, contrariamente agli altri, aveva risposto alle domande, ottenendo il ritorno in libertà con l'obbligo di firma.
Il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione era invece stato disposto per Carlo Camilleri, 72 anni, di Benevento, Nicola Camilleri, 39 anni, di Benevento – entrambi difesi dall'avvocato Angelo Leone – ,Gianvincenzo Petriella (avvocato Antonio Leone), 48 anni, di Circello, Pietro Antonio Barone, 47 anni, di Circello, Franco Coluccio, 72 anni, di Buonalbergo, Antonino Iannotti, 40 anni, di San Lorenzo Maggiore, tutti assistiti dall'avvocato Roberto Prozzo, Antonio Sateriale (avvocato Valeria Crudo), 51 anni, di San Giorgio del Sannio, Gaetano Ciccarelli (avvocato Emiliano Iasevoli), 64 anni, di Napoli. A chiudere l'elenco, Antonio Fiengo (avvocato Clemente Biondi), 44 anni, di Ercolano, e Sabino Petrella (avvocato Andrea De Sanctis), 55 anni, di Sant'Angelo a Cupolo, gli unici a non avvelersi della facoltà di restare in silenzio.
L'attesa è ora per le decisioni del Riesame sui ricorsi – il 10 dicembre sarà la volta di Di Maria – contro l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, mentre si annunciano più lunghi i tempi per gli appelli contro la misura interdittiva.