Benevento

Un anno e 4 mesi e 600 euro di multa, pena sospesa, ed il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile. E' la sentenza del giudice Salvatore Perrotta nel processo a carico dell'ingegnere Stefania Rispoli e del marito Pasquale Palluotto – entrambi difesi dall'avvocato Andrea De Longis junior -, riconosciuti responsabili di tentata estorsione.

Nel mirino degli inquirenti una vicenda che si sarebbe verificata tra marzo del 2014 e gennaio 2015: un arco temporale nel corso del quale, secondo il pm Flavia Felaco, avrebbero compiuto “atti idonei e diretti in mondo non equivoco” a costringere un imprenditore edile – parte civile con l'avvocato Luigi Supino – “a far conseguire loro la proprietà di un immobile da costruire gratuitamente a tacitazione della loro pretesa relativa alla non realizzabilità dell'immobile stesso a causa di presunte irregolarità edilizie”.

In particolare, avrebbero proposto all'imprenditore "l'acquisizione gratuita di una mansarda" e, dopo il suo rifiuto, si sarebbero rivolti “con istanze di diffida ed accesso agli atti agli organi amministrativi interessati dal procedimento sulla variante al permesso di costruire rilasciato dal Comune di Montesarchio all'impresa, sollecitando con insistenti incontri con vari responsabili del procedimento sospensione e rallentamenti dell'iter procedurale nonché accertamenti e verifiche ispettive i cui esiti non hanno mai portato alla luce irregolarità o abusi edilizi”.

Una ricostruzione contrastata dalla difesa, che aveva sottolineato l'infondatezza dell'accusa contestata ai due imputati – per loro erano stati chiesti 4 anni -, poi condannati con una sentenza che sarà ovviamente appellata.