Don Antonio Romano, parroco di Chiusano San Domenico, apre ai non vaccinati le porte della sua chiesa perchè spiega: nessuno sia escluso dal luogo della carità e accoglienza". Don Antonio, nei fatti, risponde a don Vitaliano parroco di Capocastello che, per motivi precauzionali, aveva invitato i fedeli non-vaccinati a non assistere alla messa: “Sono venuto a sapere che un nostro confratello ha scelto d'invitare i fedeli non-vaccinati a non assistere alla messa. Voglio dire che chi si sente ghettizzato può venire nella mia parrocchia - spiega Don Antonio -. Ci saranno problemi di sovraffollamenti ma sono disposto a mettere una messa in più per evitare assembramento ed aumentare la sicurezza". Una scelta di scienza e coscienza quella di Don Antonio, come spiega, presa per aiutare le persone in questo momento di grande sofferenza sociale. "La chiesa non è un luogo di contagio - continua Don Antonio -, almeno non lo è più di un supermercato e ci si resta al massimo per 50 minuti. Non posso negare ai fedeli non vaccinati quest’ultimo spazio di libertà che è rimasto loro. Mi sento il dovere di aprire le porte anche ad altre persone che sono state invitate a restare fuori. Faccio questa scelta perché ritengo che il non-vaccinato non sia un pericolo. Sappiamo, dai dati e dagli studi, anche un vaccinato – pure se in misura minore – può contagiarsi e contagiare. Chiaramente, chi non è vaccinato, può facilmente incorrere nella gravità della malattia. Ci sono le soluzioni per tutti. Ci sono le soluzioni per evitare che nessuno venga escluso”. Sul caso delle messe e polemiche che sul tema covid si sono aperte in Irpinia interviene il Lisipo. "La pandemia narrata utilizzando la metafora della guerra - ha dichiarato il Vice Segretario Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Caterina Fabbrizzi - ha prodotto una pericolosa spaccatura sociale che non ha risparmiato nemmeno la chiesa. Due sacerdoti irpini - ha continuato Fabbrizzi - risulta che abbiano preso delle posizioni diametralmente opposte a riguardo dei no-vax; Don Antonio parroco di Chiusano San Domenico, cerca soluzioni per garantire a tutti le funzioni religiose mentre Don Vitaliano chiude le porte ai fedeli che non si sono vaccinati. Di fronte a questo scenario - continua Fabbrizzi - il Ll.SI.PO. non può non apprezzare Don Antonio che si sta prodigando affinché, nel rispetto delle misure di contenimento dell'infezione da Covid - 19, anche i non vaccinati possano assistere alle funzioni religiose. Il Ll.SI.PO. inoltre - conclude Fabbrizzi - non si sta schierando dalla parte dei no vax, come sostiene Don Vitaliano, ma è sicuramente attento e pronto a sostenere coloro che vengono discriminati, speriamo che della stessa opinione sia il vescovo di Avellino.