Benevento

Si sono avvalse tutte della facoltà di non rispondere le ultime cinque persone comparse questa mattina dinanzi al gip Loredana Camerlengo perchè destinatarie del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione disposto nell'inchiesta del sostituto procuratore Francesco Sansobrino e dei carabinieri sugli appalti della Provincia.

L'elenco si apre con i titolari di tre imprese aggiudicatarie di alcuni lavori: Pietro Antonio Barone, 47 anni, di Circello, Franco Coluccio, 72 anni, di Buonalbergo, Antonino Iannotti, 40 anni, di San Lorenzo Maggiore, tutti assistiti dall'avvocato Roberto Prozzo, che ha depositato alcune memorie difensive per fornire una versione dei fatti diversa da quella illustrata dalla Procura. Per loro le ipotesi di corruzione e turbativa d'asta, contestate in concorso, rispettivamente, per la bonifica dell'ex discarica comunale di Buonalbergo, gli interventi di messa in sicurezza ed adeguamento sismico della struttura di via Cappella, a Buonalbergo; e, infine, su alcune strade provinciali.

In silenzio anche Antonio Sateriale (avvocato Valeria Crudo), 51 anni, di San Giorgio del Sannio, chiamato in causa come Responsabile unico della procedura indetta dalla Rocca dei Rettori per l'Istituto Livatino di Circello. Secondo gli inquirenti, avrebbe rivelato in anticipo notizie di ufficio sul contenuto degli atti della stessa procedura. Inoltre, in concorso con altri, avrebbe turbato la gara.

Non ha ha risposto, ma ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, infine, Gaetano Ciccarelli (avvocato Emiliano Iasevoli), 64 anni, di Napoli, geologo, che ha proclamato la sua innocenza rispetto agli addebiti di corruzione, turbativa di gara ed emissione di fatture per operazioni inesistenti prospettati in relazione all'appalto per la progettazioni dei lavori di messa in sicurezza - soggetto attuatore la Provincia di Caserta - della direttrice Caserta- Monti del Matese.

In attesa delle decisioni del Gip, che arriveranno dopo il parere del Pm anche rispetto agli interrogatori di ieri, ora l'attenzione è puntata sui ricorsi che saranno presentati al Riesame per ottenere l'annullamento dell'ordinanza.