L’occasione era ghiotta. Un treno su cui salire senza esitazioni. La meta? Il primato in classifica, quello che almeno per una notte appartiene anche al Benevento 5. C’è un terzetto in vetta in attesa delle sfide del sabato pomeriggio. Gli uomini di Cundari hanno superato il fanalino di coda Mirafin per 6-2 al termine di un match dove è servito il minimo sforzo per portare a casa l’intera posta in palio.
Partita strana. Basso il ritmo. Poche le giocate di rilievo. Motivi per cui sbloccarla era fondamentale. Ma per i primi 12 minuti Botta e compagni hanno fatto fatica a trovare il gol che è arrivato poco dopo con Di Luccio, servito dal solito Volonnino. Passano due minuti e Botta, al rientro dopo aver saltato la trasferta di Ortona, regala a Di Luccio una palla facile facile da spingere in porta. Il 2-0 è il risultato con cui le due squadre vanno al riposo.
Nella ripresa la musica non cambia. La Mirafin non ha la qualità per mettere in difficoltà i giallorossi che potrebbero calare il tris con Volonnino, ma sul più bello il numero 17 si lascia andare ad un preziosismo che si concede solo a giocatori così estrosi (per fortuna che ci sono). Il tris mancato apre la strada ai tentativi finali degli ospiti che col portiere di movimento trovano il gol di Moreira a sei minuti dalla sirena. Una rete che fa arrabbiare Cundari ma non spaventa la squadra. Galletto sfrutta un errore degli avversari per realizzare il 3-1 dalla propria metà campo.
Poco dopo arriva il quarto sigillo della serata con un perfetto contropiede orchestrato da Galletto e Di Luccio con Volonnino che gonfia la rete per il 4-1. Il capolavoro balistico arriva poco dopo quando Galletto nella propria area si alza la sfera e disegna una parabola meravigliosa che vale il beffardo 5-1 e strappa l’applauso del Palatedeschi. La squadra si distrae, i sorrisi la fanno da padrone, e la Mirafin trova il secondo gol della serata con Rosati. Ma a fissare il punteggio sul 6-2 finale ci pensa ancora Volonnino a porta vuota. Il numero 17 rientra nella propria metà campo a braccia alzate, quelle che dopo qualche secondo alzano anche i compagni per festeggiare la sesta vittoria in otto sfide e passare una dolce notte col pensiero del primato.