Benevento

Che potesse essere colpito da una ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip del Tribunale di Napoli, al quale gli atti erano stati trasmessi per competenza, era ampiamente prevedibile. Meno, invece, che gli fosse applicata una misura più grave rispetto a quella alla quale era già sottoposto.

Perchè da stasera don Nicola De Blasio (avvocati Massimiliano Cornacchione e Vincenzo Sguera), ex parroco di San Modesto e direttore della Caritas, è ospite del carcere di contrada Capodimonte. Ce l'ha accompagnato la polizia postale, che ha eseguito il provvedimento restrittivo adottato, su richiesta della Procura partenopea, per il pericolo di reiterazione del reato contestato: quello di detenzione di materiale pedopornografico, per il quale il sacerdote si trovava ai domiciliari dal 3 novembre. Quando, nel corso di una perquisizione decisa dalla Procura di Torino, a quanto pare per un contatto tra la linea telefonica di don Nicola ed una chat finita nel mirino degli inquirenti, erano stati scovati nel suo pc file e video di contenuto sessuale con bimbi ed adolescenti.

Materiale di cui don Nicola aveva spiegato la provenienza, sostenendo di averlo scaricato tra il 2015 ed il 2016 perchè intendeva condurre una indagine sul fenomeno della pedopornografia nell'ambito ecclesiastico. Un'attività interrotta quando si era reso conto che era illegale, aveva aggiunto, affermando che da allora quelle immagini non erano più state visualizzate o scambiate. Una tesi, la sua, che il gip Gelsomina Palmieri, dopo l'udienza di convalida dell'arresto, aveva definito “allo stato non dimostrata”, lasciando ai domiciliari, così come disposto inizialmente dal sostituto procuratore Marilia Capitanio, il prete, e trasmettendo a Napoli gli atti per competenza.

Nella stessa occasione era anche scattato il sequestro di 170mila euro in contanti, successivamente annullato dal Riesame. Nel frattempo, nei giorni scorsi a Napoli sono stati avviati gli accertamenti tecnici su due computer e sullo smartphone di don Nicola, per accertare l'origine ed il destino del loro contenuto. Che Napoli potesse procedere ad una nuova ordinanza era dunque nell'aria, me nessuno immaginava che potesse essere stabilito il carcere, che, come detto, è invece arrivato con una ordinanza che sarà impugnata dinanzi al Riesame-