Cervinara

Preoccupazione per la presenza di rifiuti pericolosi anche in Valle Caudina, a Cervinara per l'esattezza, dove - secondo quanto comunicato dall'eurodeputato del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini - in un'area di circa mille metri quadrati situata nei pressi di contrada Palata, sono ancora presenti nel sottosuolo e in superficie, dopo anni dal ritrovamento, materiali ferrosi e ingombranti, pneumatici di autovetture, eternit, rifiuti solidi urbani e provenienti da demolizioni di fabbricati"

"La bonifica di aree dove sono stati prima occultati e poi individuati rifiuti pericolosi - continua il pentastellato - è una delle emergenze più gravi della Campania. La punta dell'iceberg è la Terra dei fuochi, ma non mancano situazioni altrettanto gravi in altri territori della regione.

Una segnalazione ci è giunta dal comune di Cervinara in provincia di Avellino dove i primi controlli - spiega Pedicini nella nota - vennero effettuati dalla Guardia di Finanza e dai tecnici dell'Arpac nel 2008. Da allora non è successo più nulla in quanto il comune di Cervinara, non essendo stato inserito dalla Regione Campania nella lista dei siti inquinati da bonificare, non aveva e non ha tuttora i requisiti per poter ottenere fondi europei del Por Fesr 2007-20013 da utilizzare per interventi di questo tipo.

Quindi la responsabilità della mancata bonifica del sito inquinato - sottolinea il portavoce del M5s Europa - ricade in capo alla Regione Campania che non ha previsto la presenza di contrada Palata di Cervinara nel Piano regionale dei siti inquinati nonostante il Comune avellinese abbia fatto richiesta di interventi, sia nel 2005, al Commissario di governo per l'emergenza rifiuti in Campania, e sia nel 2011, alla Regione.

Da evidenziare che l'area sulla quale sono stati rinvenuti i suddetti rifiuti nocivi - precisa Pedicini - è stata adibita, nel corso degli anni e a seguito di ordinanze adottate ai sensi di legge da vari sindaci, come sito di stoccaggio provvisorio di rifiuti solidi urbani e come deposito di rifiuti speciali.

Una situazione come questa è grave e emblematica perché dimostra ancora una volta come la Regione Campania, da decenni, sia stata malgovernata e incapace di gestire il grave problema dello smaltimento dei rifiuti.

Non a caso - afferma il portavoce pentastellato - è scoppiato il dramma Terra dei fuochi; non a caso la Corte di giustizia europea, proprio nei giorni scorsi, ha inflitto una sanzione di venti milioni di multa all’Italia per l’inesatta applicazione della direttiva rifiuti in Campania, più una penalità di 120mila euro per ogni giorno di ritardo che trascorrerà prima di mettersi in regola; non a caso proprio una nostra interrogazione europea ha fatto emergere che la Regione Campania ha speso solo 8 milioni di euro, rispetto ai 140 milioni di fondi europei disponibili nel periodo 2007-2013, per gli interventi di bonifica dei siti inquinati.

Siamo certi - conclude Pedicini - che nei prossimi mesi, grazie alla presenza dei portavoce del M5S nel Consiglio regionale campano, la situazione cambierà e il governatore De Luca sarà costretto ad affrontare i problemi rifiuti nella Terra dei fuochi, nel sito inquinato di Cervinara e in tutte le realtà campane colpite da queste gravissime emergenze".

 

gdn