Sassano

Il Vallo di Diano è inserito tra i territori ritenuti idonei all'estrazione e alla produzione di idrocarburi. Una doccia fredda inserita dal Piano per la transizione energetica redatto dal ministero dell'Ambiente. Ed il territorio è pronto alla mobilitazione contro le trivelle.

Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in consiglio regionale e presidente del Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, ha depositato una mozione a Palazzo Santa Lucia.

"Ritengo giusto che la Regione Campania assuma una posizione decisa e autorevole nei confronti di un provvedimento che rappresenterebbe un vero e proprio disastro per un territorio a vocazione ambientale, paesaggistica e naturalistica. Con la mozione depositata in consiglio regionale si chiede al presidente De Luca e alla Giunta di attivarsi, in sede di conferenza Stato-Regioni, affinché venga escluso il territorio del Vallo di Diano, ai fini della ricerca e produzione di idrocarburi", il monito di Pellegrino.

"Tale decisione è assolutamente incompatibile con gli impegni, i progetti e i documenti programmatici-politici a tutela dell’area e delle sue risorse vitali. Tutte le scelte fatte negli ultimi decenni sono state orientate ad incentivare investimenti imprenditoriali ed opere infrastrutturali, strategiche ai fini dello sviluppo locale attraverso l'ambiente e la valorizzazione delle diverse peculiarità del territorio - ricorda il presidente del Parco -: beni culturali, risorse naturali, produzioni tipiche locali, agricole e artigianali. Individuare l’area Valdianese quale area idonea alle prospezioni petrolifere significherebbe rinnegare i documenti strategici di indirizzo condivisi ed approvati e che vanno sempre nella direzione dello sviluppo sostenibile a forte integrazione ambientale. Abbiamo il dovere di dare un’opportunità a quei giovani che hanno deciso di vivere nel Territorio del Vallo di Diano e di rispettare i sacrifici che hanno fatto i nostri nonni e i nostri genitori", ha concluso Pellegrino.