Benevento

Quel giorno di marzo del 2020 le sue parole erano state talmente pesanti da scatenare il pianto nel nipotino, che aveva avuto paura. Aveva visto il nonno raccogliere da terra una pietra e avvicinarsi alla mamma, con la quale era in giardino. “Ti spacco la testa, non importa che passo un guaio, devi lasciar stare tuo fratello”, avrebbe detto un 60enne di Benevento alla figlia. E' finito al centro di una inchiesta del sostituto procuratore Maria Colucci e della Squadra mobile che ora si è conclusa.

Stalking l'ipotesi di reato contestata, ravvisata nelle condotte di natura persecutoria che l'uomo, difeso dall'avvocato Fabio Russo, avrebbe mantenuto dal 2014 e fino ad un anno e mezzo fa nei confronti della figlia, che abita nel suo stesso palazzo.

Secondo gli inquirenti, oltre ad offenderla continuamente, lui l'avrebbe minacciata anche di morte (“Ti ammazzo...”) e l'avrebbe aggredita. “Vai via da questa casa altrimenti do fuoco a te e alla tua famiglia”, le avrebbe urlato, precipitando in una situazione di paura la malcapitata. Poi l'episodio di marzo e la decisione della donna di rivolgersi alla polizia, alla quale aveva denunciato il genitore.

Da qui l'avvio di una inchiesta che adesso prevede, per l'indagato, la possibilità, entro venti giorni, di chiedere di essere interrogato o produrre memorie; esaurita questa fase, il Pm procederà all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio.