San Felice a Cancello

Poteva essere ancora più grave il bilancio dell'esplosione della casa di due piani crollata all'alba di oggi alla frazione Cancello Scalo di San Felice a Cancello. Via Napoli è totalmente occupata dai mezzi di soccorso che ormai da ore stanno cercando l'unica persona che manca all'appello. Mario, 75 anni, conosciuto da tutti per il suo impegno nel sociale e in particolare nelle attività della vicina parrocchia ancora non è stato individuato. Si spera che possa essere ancora in vita sotto le macerie della sua casa. Di quell'abitazione in tufo composta da due appartamenti. Uno occupato da lui e dalla moglie Giuseppina, di un anno più giovane, che si trova ora ricoverata in codice rosso presso l'ospedale di Caserta, l'altro da ieri sarebbe invece dovuto essere occupato da un inquilino. Una giovane coppia con il figlioletto di pochi mesi. Solo per un caso non hanno dormito all'interno di quella che era la loro prima casa di famiglia. Ieri era infatti atteso l'arrivo di un materasso. Mancava solo quello per andare a vivere nella dimora scelta per far crescere il loro bimbo. Per fortuna la consegna era stata posticipata dopo la richiesta di marito e moglie che avevano quindi deciso di far slittare il trasferimento.

“Potevamo essere anche noi sotto quelle macerie è incredibile quello che è accaduto” spiega Luca ai tanti cronisti presenti nel cortile attiguo a quello dell'abitazione crollata che ora è invece totalmente occupato dalle squadre di soccorso e dalle macerie. “Abbiamo affittato la casa dal signor Mario – ha spiegato ancora Luca -. ora speriamo solo che possa essere ancora in vita. È una persona bravissima, sempre pronto ad aiutare gli altri. Mi ha persino aiutato a montare i mobili in quella che doveva essere la mia nuova casa” conclude Luca scuotendo la testa. Impossibile nascondere la tristezza di quello che è accaduto. Mario e Giuseppina a Cancello Scalo li conoscono tutti. “Sono persone perbene che hanno sempre lavorato ed ora che sono in pensione entrambi partecipavano alle attività della chiesa, della parrocchia che sorge a poca distanza. Un destino assurdo. Intanto i soccorritori dell'Usar dei vigili del fuoco, le squadre di Caserta e i cinofili continuano incessantemente l'attività di ricerca. Lunghe e complesse le operazioni per liberare Giuseppina. Le sue gambe erano bloccate sotto una trave in cemento. Operazioni scandite da momenti di estrema tensione, fatte in maniera delicata e con calma per scongiurare ulteriori crolli o movimenti delle macerie. Alle 13.13 circa un urlo liberatorio dei vigili del fuoco che sono riusciti a tirare fuori la signora Giuseppina poi affidata ai sanitari del 118. L'ambulanza a sirene spiegate è partita dagli applausi delle tante persone che per tutta la mattinata hanno atteso una buona notizia. “Giuseppina è salva. Ora si spera per Mario.