Avellino

Avellino – Picerno vale tanto, tantissimo per i biancoverdi. Domani, alle 17,30, contro i lucani, reduci dal cambio in panchina tra l'esonerato Palo e il subentrato Colucci, c'è la possibilità di centrare la terza vittoria di fila e l'ottavo risultato utile consecutivo. Il miglior modo per incamminarsi verso un finale di girone di andata pieno zeppo di scontri diretti al vertice, tra cui quello contro la capolista Bari. Così Piero Braglia alla vigilia della sfida valida per la quindicesima giornata del girone C di Serie C: “Abbiamo visto qualche partita del Picerno con l'allenatore precedente, non abbiamo idea di come giocheranno e del loro modulo. Hanno vinto due partite importanti fuori casa, a Torre del Greco e Castellammare, sono una squadra con qualità, che ha giocato un buon calcio finora. Questo è un campionato che ti può riservare sempre delle sorprese. Dobbiamo essere giudiziosi, cattivi e determinati, quello che serve, sempre, per vincere le partite. Vediamo anche a livello di maturità che punto siamo- Domani è una partita troppo importante, da non sbagliare. Spero che i ragazzi siano intelligenti perché sarà una battaglia. Ho letto le dichiarazioni di Colucci, è chiaro che vogliano ottenere dei punti, come lo vogliamo noi”.

Focus sui singoli: “Domani gioca Micovschi, non ho dubbi. Deve crescere, ma pure continuare a sentire la nostra fiducia. Ciancio è reduce da un piccolo infortunio, ma non ha subito lesioni, fortunatamente. Presto tornerà in gruppo. Carriero rientra finalmente dopo un mese. Se ci sarà bisogno lo manderemo in campo, ma per ora andiamo avanti con gli altri senza affrettare o forzare il suo rientro immediato. A centrocampo è ineccepibile dire che ci sono 2 posti per 6 calciatori, è un dato oggettivo. I ragazzi devono essere intelligenti, aspettare il proprio turno, sto dimostrando che arriva per tutti, se ci si allena bene. Bisogna parlare poco e lavorare tanto. Senza lamentarsi. Posso dire, in un discorso globale, che mi dispiace che Mastalli abbia giocato poco e niente, finora. Ci sono delle cose da sistemare, potrebbe trovare spazio anche leggermente più avanti, sulla trequarti. Per strada non lasciamo nessuno, ma se qualcuno molla allora resterà indietro e sarà solo sua responsabilità”.

Il campionato equilibrato: “Non c'è solo il Bari. In questo campionato non puoi sottovalutare nessuno, perché non puoi dare nulla per scontato. Molti si dimenticano, per esempio, di cosa stia facendo il Monopoli. La presunzione non paga. Abbiamo fatto quest'errore una sola volta, a Viterbo contro il Monterosi, e abbiamo perso”.

Le scarse presenze allo stadio: “Dobbiamo pensare solo a noi stessi, se i tifosi saranno contenti torneranno sicuramente in numero maggiore. Non siamo noi a doverci giudicar. Dobbiamo solo stare zitti e lavorare”.

Il cuore grande di Kanoute: “Non è da tutti quello che ha fatto. Ha lasciato solo la moglie, che aveva appena perso la mamma, si è sobbarcato l'ira di Dio viaggiando andata e ritorno su e giù per l'Italia e raggiungerci a Messina. Io posso soltanto ringraziarlo. Lo faccio di nuovo”.

Un Avellino sempre più gruppo: “A Messina ho visto un'unione particolare, percepita da alcuni segnali, e ho voluto sottolinearla. Io ho fatto il giocatore, è chiaro che se giocava uno davanti a me mi giravano un po' le scatole, ma non avevo invidia verso di lui. Rispetto, semmai. Sbraga, per esempio, ha lavorato sodo ed è tornato a rappresentare per me una vera alternativa valida a Dossena, che è resta il titolare perché se lo è conquistato faticando e dimostrando per un anno e mezzo. Tutto ciò per ribadire che, se molli, è peggio per te. Io ho 25 teste da controllare e spero di non perdere nessuno per strada, ma sta alla loro intelligenza”.

Scognamiglio: “Gennaro è tornato in gruppo per la prima vera settimana di lavoro con i comapgni di squadra. Non può andare in campo e fare figuracce, non lo vuole lui e non glielo posso permettere nemmeno io. Proveremo a organizzare delle amichevoli per accelerare il suo completo recupero anche in termini di ritmo partita”.

Maniero: “Sta bene, a Messina è uscito stremato crollando a terra come se avesse avuto un calo di zuccheri. Diciamo che la sua presenza, domani, dipende da quello che mangerà prima della partita (ride, ndr).