“Mai più sole - Fare rete contro la violenza sulle donne”: è questo il tema dell'incontro che si terrà venerdì 19 novembre alle 18, presso lo spazio del Movimento 5 Stelle in via Scarpone 16 a Giffoni Valle Piana.
Dopo i saluti istituzionali della deputata Anna Bilotti, protagonista sarà Filomena Lamberti, sfigurata con l'acido dal suo ex marito e da tempo testimonial di una tenace battaglia contro la violenza sulle donne. In questa occasione sarà presentato il suo libro “Un’altra vita – Non è un romanzo. E’ il coraggio di testimoniare”. Un libro denuncia, un libro verità, un libro corale, al quale hanno collaborato amiche e amici dell’associazione Spaziodonna-Linearosa di Salerno.
“La violenza contro le donne – si legge nel risvolto di copertina – è una sconfitta per tutti. Questo libro vuole essere un forte appello rivolto in particolare agli uomini. Vuole essere anche un appassionato richiamo alla magistratura, alla politica, alle forze dell’ordine, perché tutti assumano la doverosa responsabilità di ascoltare le donne senza sottovalutare, senza sminuire le loro parole. È indispensabile assicurare: sostegno, tempestività nelle decisioni, coordinamento degli interventi, adeguate risorse, riconoscimento giuridico ai centri antiviolenza. Il pensiero violento sia perdente. Vinca l’utopia di una società amorevole”.
L'appello all'ascolto è stato recepito dalla deputata Bilotti. Dda sempre in prima linea per la tutela dei diritti delle donne, aprirà l'incontro di venerdì, promosso in vista della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne che sarà celebrata il 25 novembre. Con Filomena Lamberti ci saranno poi, Simona De Simone, operatrice CAV Linearosa- Spaziodonna Salerno; Maria Garofano, avvocato penalista, specializzata in violenza di genere- Differenza Donna.
“Un primo passo concreto per sostenere percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza, attraverso l'indipendenza economica, è rappresentato dal reddito di libertà - spiega Bilotti – In particolare, la misura consente alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali, l'accesso a un fondo al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia. Il contributo economico è stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, concesso per un massimo di 12 mesi. La priorità è quella di sostenere le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori. Al fine di facilitare la presentazione in via telematica delle istanze all’Inps, è stata predisposta una specifica piattaforma di collegamento con i Comuni italiani che permetterà di inoltrare l’istanza redatta dalla cittadina interessata. Si tratta di una grande conquista in termini di democrazia e diritti, perché garantendo l'indipendenza economica, e con un adeguato supporto psicologico e legale, queste donne potranno essere concretamente messe nella condizione di ricostruirsi e di guardare a un nuovo futuro”.