Avellino

“Un segnale di resa, è come alzare bandiera bianca”. Prova un grande dolore l'ex assessore alla Cultura del Comune di Avellino Bruno Gambardella nell'apprendere la notizia che l'amministrazione comunale non trova risposta migliore al degrado e al vandalismo nella struttura di via Roma che murare le finestre del piano terra.

“All'epoca, da assessore, profusi un grande lavoro per l'ex cinema Eliseo, una “rogna” anche per tanti funzionari e dipendenti del Comune che manifestavano una certa resistenza. Oggi mi amareggia molto vedere che è rimasta una scatola vuota in preda quotidianamente al vandalismo. Noi avevamo in cantiere lì anche un presidio dei vigili urbani per dare un segnale di legalità nella zona ma tutto è rimasto tristemente sulla carta”.

 L'altra notte l'ennesimo atto vandalico con un vetro dell'ingresso principale mandato in frantumi. Sull'asfalto c'è ancora la pietra molto probabilmente utilizzata dai soliti vandali.

Indignazione che monta anche da parte delle associazioni giovanili. Luca Cioffi di Avionica ha combattuto per anni la battaglia per rilanciare la Casina del Principe e sottolinea tanti aspetti comuni tra i due edifici.

“Le strutture in questa città andrebbero aperte, non chiuse. E' un leit-motiv in negativo che purtroppo contraddistingue questa amministrazione comunale. Una risposta del genere, murare, è sintomo di resa, di chi non riesce con i fatti a rilanciare la struttura. Tappare i buchi con blocchi di cemento significa guardare il dito e non la luna. I ragazzi, anche quelli che frequentano l'Eliseo, non riescono ad affezionarsi perchè lo vedono sempre chiuso. Anche da parte loro ci sarebbe bisogno di un contributo fattivo per far rivivere quel luogo”.