L'Inter nel mirino, il futuro di Insigne che continua a pendere come una spada di Damocle sulla testa del Napoli. Domenica, alle 18, gli azzurri saranno impegnati al “Meazza” in un probante esame di maturità, in una partita dal sapore speciale per Spalletti. Contro i campioni d'Italia in carica ci sarà da difendere l'imbattibilità stagionale e provare a riscattare il mezzo passo falso casalingo con l'Hellas Verona per fare la propria parte nel duello a distanza tra prime della classe in condominio col Milan, impegnato a Firenze. Quasi non si riesce, però, a smettere di parlare della mancata qualificazione direttta dell'Italia ai mondiali di Qatar 2022, coincisa pure con una prestazione flop da falso nueve di Insigne, deludente al pari della performance collettiva offerta dagli uomini di Mancini in Irlanda del Nord. E così è marzo il mese da cerchiare in rosso sul calendario, quello in cui la nazionale si giocherà tutto negli spareggi, ma pure quando sarà il momento della verità per il destino all'ombra del Vesuvio del folletto di Frattamaggiore. Se De Laurentiis, classifica alla mano, dovesse avere ampie garanzie di centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, vedendo un'ipoteca del Napoli su uno dei primi quattro posti in classifica, si andrebbero a creare i presupposti per alzare l'offerta di 3,5 milioni di euro più bonus attualmente sul piatto. Il tutto tenendo conto del rischio, concreto, che l'impasse coincida con l'accelerazione di un top club che, da gennaio, potrebbe lanciare l'assalto risolutivo per raggiungere un accordo in vista della prossima stagione portandosi a casa Insigne a parametro zero.
Insigne, ecco il mese decisivo per il suo futuro in azzurro
C'è un elemento determinante per ridurre la differenza tra domanda e offerta per il rinnovo
Marco Festa
Foto: archivio