Tutte rinviate a giudizio dal gup Gelsomina Palmieri , così come aveva chiesto il il sostituto procuratore Francesco Sansobrino, le sei persone chiamate in causa da una indagine dei carabinieri su alcuni lavori a San Giorgio La Molara. Dovranno affrontare il processo, che partirà il 17 giugno del prossimo anno dinanzi al terzo collegio del Tribunale, Antonio Pacifico, di San Bartolomeo in Galdo- le cariche sono quelle dell'epoca -,responsabile del Settore tecnico -manutentivo del Comune di San Giorgio La Molara, Michelangelo Vella, responsabile dell'Ufficio urbanistico, Tito Vella, responsabile del Settore tecnico-manutentivo dello stesso Ente, Elena Concetta La Falce, Nicola De Vizio, sindaco di San Giorgio La Molara, riconfermato, Luigi Castiello, responsabile del Settore tecnico.
L'inchiesta, che prospetta, a vario titolo, le accuse di abuso d'ufficio, omissione in atti di ufficio, falso ideologico e omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina, era stata avviata dalla forestale dopo la denuncia presentata da due cittadini, assistiti dagli avvocati Fabrizio e Lucio Crisci.
Nel mirino degli inquirenti sono finiti fatti che vanno dal febbraio del 2014 al settembre del 2017, relativi ad un permesso in sanatoria rilasciato in favore di Falce, proprietaria di alcuni terreni alla contrada Maistri, e ad una proroga di 24 mesi per l'ultimazione dei lavori autorizzati dal permesso.
Attenzione puntata, poi, sugli interventi di sbancamento e scavo che, sostiene la Procura, avrebbero modificato la regimentazione delle acque meteoriche, minacciando rovina con pericolo all'incolumità pubblica e privata, in particolare per la strada provinciale 60 e per l'immobile dei denuncianti. Una situazione di pericolo che non sarebbe stata rimossa con i necessari interventi. Questa mattina l'udienza preliminare, con la discussione delle parti, cui è seguita, nel pomeriggio la decisione del giudice.
Sono stati impegnati nella difesa gli avvocati Roberto Pulcino, Matteo Garofalo, Luigi Vella, Vittorio Fucci, Alessandro Fusco Moffa, Enrico Riccio ed Antonio Francesca.