Napoli

Il tempo di giocare Irlanda del Nord – Italia, con le dita incrociate sperando di poter festeggiare la qualificazione ai mondiali di Qatar 2022 senza dover passare dall'incubo dello spareggio, che nel 2018 fu fatale agli azzurri, che sarà il momento di proiettarsi a Inter – Napoli. Una sfida che per Insigne potrebbe rappresentare un singolare mix tra presente e futuro. Nel calcio, travolto come ogni attività economica planetaria dall'impatto della pandemia, la ricerca dell'affare a costo zero è diventata sempre più insistente. E, allora, figurarsi cosa vorrebbe dire portarsi a casa il numero 10 della nazionale di Roberto Mancini senza tirar fuori neppure un euro per il cartellino. Un colpo che sembrerebbe incompatibile dal punto di vista del sistema di gioco preferito da Simone Inzaghi, ovvero il 3-5-2, ma di fronte a una possibile “new entry” del calibro di Insigne non sarebbe di certo il fondamentalismo tattico a prevalere in casa nerazzurra. Una soluzione, insomma, la si troverebbe. E, allora, priorità all'azzurro dell'Italia, ma presto sarà tempo di pensare pure a quello della maglia del Napoli, che Insigne ama, percepisce come una seconda pelle, ma che non può rappresentare una condizione sufficiente per prolungare il contratto in scadenza a condizioni svantaggiose, soprattutto all'apice della sua carriera dopo un'estate magica con la vittoria dell'Europeo a garantirgli un considerevole potere nei negoziati.