Salerno

La Provincia di Salerno, domani 12 novembre alle ore 18,30, presso la sede della Pinacoteca provinciale di Salerno, inaugura la mostra Dalisi, il vuoto e il pieno dedicata al Maestro Riccardo Dalisi, su proposta della Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. a cura di don Gianni Citro e Vincenzo Paravia, in collaborazione con lo studio Dalisi.

Alla cerimonia partecipano il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, il Sindaco della città Enzo Napoli, l’On. Piero De Luca, i due curatori, Fulvio Cutolo dello studio Dalisi e altre autorità che procederanno al taglio del nastro.

“A Palazzo Pinto (Arco Catalano), sede della nostra Pinacoteca – dichiara il Presidente Michele strianese – con questa mostra celebriamo il lavoro di Riccardo Dalisi, artista e designer di rilievo internazionale. Le sue opere sono esposte nei musei e collezioni private più prestigiosi del mondo e come designer collabora con aziende famosissime. Ma soprattutto mi piace parlare qui del suo impegno sociale e politico. Premiato con il Compasso d’Oro per il design della caffettiera napoletana Alessi, successivamente, dopo una lunga ricerca preparativa, promuove la prima edizione del Premio Compasso di latta, iniziativa per una nuova ricerca nel campo del design nel segno del sostegno umano, della ecocompatibilità e della decrescita.  Dalisi è tra i primi a formulare il concetto di sostenibilità applicato al design industriale, utilizzando per le sue sculture e oggetti di design materiali poveri quali cartapesta e poi latta, rame, ferro, ottone, che acquistano preziosità nel processo di modellazione e trasformazione. Un design socialmente utile, con le persone al centro è quello che ci indica il Maestro Dalisi.

"Dalisi, il vuoto e il pieno" ci permette di interrogarci sui significati e sui significanti. Quali sono per esempio i valori di cui si deve svuotare o riempire una scultura o un oggetto? A iniziare dai materiali con i quali è realizzato. Per me quindi è un piacere enorme ospitare questa mostra presso la Pinacoteca provinciale di Salerno. Non ultimo trovo molto suggestivo il contrasto che verrà a crearsi fra la contemporaneità delle sculture metalliche di Dalisi e le architetture aragonesi e ispano-moresche degli ambienti di palazzo Pinto.”