Luigi Silvestri non ce la fa proprio a restare fuori. Già domenica scorsa, in occasione del match contro il Taranto, a una sola settimana dalla “frattura costale composta con contusione polmonare e piccolo pneumotorace”, rimediata a Palermo in seguito a un colpo subito da Brunori, il difensore si era voluto accomodarsi in panchina per sostenere i suoi compagni di squadra. Quando Sbraga ha iniziato ad avere i crampi, però, Silvestri proprio non ce l'ha fatta a restare seduto a guardare, si è avvicinato a Braglia e, incurante del dolore e del pericolo che avrebbe corso, ha chiesto di entrare. Il tecnico dei lupi non ha, ovviamente, acconsentito adattando Mignanelli sulla corsia destra e facendo scalare nel cuore del pacchetto arretrato Ciancio, ma adesso, sì, i tempi per il rientro sono maturi o quasi. Ieri Silvestri, che continua a essere monitorato con grande attenzione dallo staff medico, è tornato ad allenarsi in gruppo, seppur evitando contatti, e domenica, salvo colpi di scena, giocherà allo stadio “San Filippo” contro l'ACR Messina. Con lui, nel cuore del pacchetto arretrato, dovrebbe far coppia Dossena, al rientro da un turno di squalifica, ma occhio proprio a Sbraga, ancor prima che Bove, che ha risposto “presente” alla chiamata di Braglia e può considerarsi in ballottaggio con lo stesso Dossena per una maglia da titolare. In difesa è di nuovo gradita abbondanza anche grazie al ritorno di Rizzo, pure lui reduce da un turno di stop forzato comminatogli dal giudice sportivo, al quale dovrebbe, però, essere preferito Ciancio. Intoccabili Tito sulla corsia mancina e Forte in porta. La retroguardia da opporre ai peloritani prende forma.
Avellino, nemmeno una costola fratturata ferma Silvestri: punta già a rientrare
Il difensore vuole esserci a Messina e spunta un retroscena sulla partita con il Taranto
Marco Festa