Benevento

“Piena solidarietà con le famiglie dei minori oggetto di criminoso sfruttamento ripresi nei video e nelle foto e assicura la propria collaborazione perché venga chiarita la posizione di don Nicola”.

Così l'arcivescovo di Benevento, monsignore Felice Accrocca (nella foto), in una nota pubblicata sul sito ufficiale della Diocesi di Benevento dopo l'arresto di don Nicola De Blasio, parroco di San Modesto e direttore diocesano della Caritas ai domiciliari per un'ipotesi di reato, in un’inchiesta condotta dalla Procura di Torino, di detenzione di materiale pedopornografico.
Una vicenda che ha scosso l'intero Sannio, incredulo, e non solo. 
Il numero uno della Metropolia di Benevento “Invoca la giustizia da parte degli organi competenti, nella certezza che il procedimento in corso porterà all’accertamento della verità. Esprime vicinanza a don Nicola, il quale – con il senso di responsabilità e di servizio che hanno contraddistinto la sua missione ecclesiale – sicuramente collaborerà con gli inquirenti per chiarire ogni aspetto del suo coinvolgimento in questa triste vicenda”.

Pesanti le accuse prospettate per il parroco, stimato ed amato in tutta la provincia di Benevento e conosciuto ovunque per l'impegno messo in campo da decenni per i poveri e i meno fortunati, al fianco delle persone in disfficoltà.

Questa mattina alla Caritas di via San Pasquale un momento di preghiera affinchè l'intera vicenda al più presto possa essere chiarita.

Centinaia i post sui social che esprimono vicinanza a don Nicola e nel contempo fiducia nella giustizia affinchè nel più breve tempo possibile possa accertare l'accaduto.

Questa mattina Benevento si è svegliata frastornata, incredula alla notizia riportata ieri sera da Ottopagine.it. Ipotesi di reato gravi per don Nicola, l'amico di tutti, il prete pronto a sgomitare per aiutare gli ultimi. “Non è possibile, non ci credo” il commento più utilizzato a margine dell'articolo sui social. Ora bisognerà attendere l'udienza di convalida che si terrà nelle prossime ore quando don Nicola, difeso dagli avvocati Massimiliano Cornacchione e Alessandro Cefalo, comparirà dinanzi al Gip.

“Ho visto con i miei occhi e vedo tuttora, da dieci lunghi anni, tutti i giorni, il bene che fa e come lo fa” è il commento di Angelo Moretti, consigliere comunale e numero uno del consorzio Sale della terra, da anni vicino alla Caritas. “Non solo con il sorriso e la determinazione, ma anche con la convinzione che chi dona qualcosa deve liberare chi riceve dalla dipendenza della carità, deve 'farsi perdonare' la carità che fa” ha tuonato Moretti che poi conclude: “La sua casa è da sempre un luogo di accoglienza e di comunità. Stasera è nel Getsemani, molti lo hanno già condannato (riferito ai commenti social contro il parroco ndr), altri sarebbero pronti a sputargli in faccia, gli stessi che ieri gli chiedevano un aiuto, ma don Nicola sa che questa è la strada ordinaria che tocca in sorte a persone controcorrente come lui. Ma non è solo stasera, siamo in tanti a gridare:

forza Don Nik!”.