Il calendario indica il 2021 ma sembra il 2016. A Salerno si vive la stessa situazione di cinque anni fa, quando per l'insediamento del primo consiglio comunale post voto si dovette attendere un mese e mezzo.
Riprendono questa mattina le verifiche da parte della commissione elettorale, che sta passando al setaccio le preferenze dei singoli consiglieri. Passaggio indispensabile per arrivare all'insediamento, che segue il riconteggio che ha già portato con sé alcune novità nelle scorse settimane: fuori Giuseppe Gallozzi, dentro Pino D'Andrea.
Ma la parte più complicata è quella delle verifiche delle preferenze seggio per seggio, specialmente dopo le accuse sulle presunte "incongruenze" riscontrate in alcuni punti della città.
Da questa mattina i componenti della commissione sono di nuovo al lavoro: se la tempistica non subirà ritardi di sorta, è facile immaginare che il consiglio comunale di insediamento non avverrà prima della terza settimana di novembre. Un mese e mezzo dopo, cioè, la chiusura dei seggi per le amministrative.