Apice

 

Aree interne completamente trascurate. Ciò che accade nel beneventano è davvero inconcepibile. La strada provinciale 31 lungo il confine tra Sannio e Irpinia, via strategica di collegamento da Apice verso il casello autostradale di Castel del Lago e sempre da Apice verso Montecalvo e Ariano Irpino in alcuni tratti è una groviera e in altri una mulattiera.

E poi ci sono avvallamenti causati da smottamenti sotterranei assai insidiosi per gli automobilisti in transito. La strada di proprietà della Provincia di Benevento è altamente trafficata anche da runners bikers camminatori che denunciano puntualmente lo stato di elevata pericolosità. Per non parlare dei rifiuti interrati a bordo strada nelle cunette e della segnaletica orizzontale e verticale completamente inesistente. Eppure ad oggi la Provincia di Benevento è assolutamente assente e latitante.

L’indignazione di padre Giovanni Capone, figura simbolo del convento di Sant’Antonio dei frati minori di Apice: “Non aggiungo molto, rispetto a quanto detto pochi giorni fa su ottopagine dal sindaco di Apice Angelo Pepe che ho apprezzato molto e condivido pienamente. Per la provincia di Benevento, Apice e questo territorio non esiste. E’ tutto rotto, non si capisce niente, le strade sono intransitabili, stiamo sempre dai meccanici. La politica deve cambiare, devono fare l’interesse della comunità, dei cittadini, non quelli propri. E’ questo che purtroppo accade oggi. Sono stato 35 anni all’estero, quando sono tornato in Italia, dieci anni fa pensavo di trovare qualcosa differente, ma qui è peggio dei paesi del terzo mondo.”