Benevento

Prima le bottiglie contro la casa, poi il raid all'interno e le botte. Uno scenario di violenza descritto nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa per sei persone di Bonito, un centro in provincia di Avellino che ricade nel circondario del Tribunale di Benevento.

L'udienza preliminare, complice un difetto di notifica, è slittata al 18 febbraio del prossimo anno, quando il gup Pietro Vinetti dovrà decidere se debbano o meno affrontare il processo i sei imputati, accusati a vario titolo di minaccia, lesioni aggravate e danneggiamento. I fatti risalgono all'estate del 2015, quando nel mirino delle 'attenzioni' sarebbe finito un 50enne.

Secondo gli inquirenti, la sua abitazione sarebbe stata bersagliata dal lancio di bottiglie di birra, cui sarebbe seguita, dopo aver sfondato la porta d'ingresso con pugni e calci e mandato in frantumi un vetro, un'incursione. Una volta all'interno, sarebbero volate pesanti minacce (Ti tagliamo la testa...”) sia nei confronti di una donna, spinta contro un muro, sia del malcapitato. Poi, utilizzando un bastone, sarebbero stati colpiti il poverino ed un 60enne, presente in quel momento, costretti a far ricorso alle cure dei medici, con prognosi fino a 20 giorni.

A completare il quadro, infine, prima dell'arrivo dei carabinieri, i danni arrecati alla macchina del 50enne, della quale era stati rotti tutti i vetri. Una storia sconcertante, al centro di una inchiesta avviata dopo le denunce delle parti offese e sfociata nella richiesta di rinvio a giudizio.

Sono impegnati nella difesa gli avvocati Angelo Leone, Grazia Luongo, Gianluca De Vincentis, Claudio Ricciardelli, Carmine Mariano, Giuseppe De Pasquale.