Scocca l'ora di Palermo - Avellino. Blasone e ambizioni a confronti in una gara spartiacque. Più facile a dirsi che a farsi, e premesso pure che un pari al “Barbera” non è poi mai un risultato da buttare via, sembra esserci poco spazio per le mezze misure. E sì perché l'Avellino deve provare a vincere per come ci arriva e si arriva alla sfida odierna (ore 14,30). Vincere sarebbe vitale per rimanere aggrappati al Bari, che battendo il Catanzaro 2-1 si è riportato momentaneamente a +11. Vincere, dopo il 3-0 casalingo sulla Paganese, rappresenterebbe la chiave per completare la sterzata con cui rimettersi in carreggiata definitivamente, anche in termini di morale e autostima, dopo un avvio di campionato con qualche fuori pista di troppo. Si va in campo per la dodicesima giornata del girone C di Serie C.
Senza Ciancio e con Carriero in dubbio, l'Avellino va a caccia di un colpaccio alla stregua di una svolta. Sul fronte modulo, salvo colpi di scena, nonostante i rosanero allenati da Filippi appaiano orientati a confermare il cambio di modulo dal 3-4-2-1 al 4-3-2-1, adottato per la prima volta nel corso dell'annata agonistica domenica scorsa a Vibo Valentia, i biancoverdi non dovrebbero a mettersi a specchio. Avanti tutta con il 3-4-2-1. Tra i titolari scelti da Braglia dovrebbe esserci una sola novità rispetti a quelli mandati in campo dall'inizio sette giorni fa, contro la Paganese: Kanoute, al rientro da un turno di squalifica, al posto di Micovschi. Il rumeno potrebbe essere sfruttato in versione arma in più a gara in corso o viceversa. La probabile formazione è, dunque, presto fatta: Forte in porta; Silvestri, Dossena e Bove in difesa; Rizzo, Aloi, De Francesco e Tito a centrocampo; Kanoute e Di Gaudio alle spalle dell'unica punta Plescia. Tre i ballottaggi che andrebbero portare a variazioni nell'undici di partenza rispetto a quanto ipotizzato: tra De Francesco e Carriero in mediana; come detto, tra Kanoute e Micovschi sulla trequarti e tra Plescia e Gagliano in attacco.
Dall'altra parte del campo recuperato in extremis Marconi. Se il difensore dovesse giocare allora sì che sarebbe testa a testa tra stessi assetti tattici. Occhio all'ex Fella, reduce da una doppietta al “Razza”, pronto ad agire qualche metro più indietro rispetto al riferimento centrale Brunori con uno tra Silipo e Floriano, che decise dagli undici metri l'ultima sfida in Sicilia, valida per l'andata degli ottavi di finale dei playoff 2020/2021.
Si preannuncia grande intensità sia per l'importanza della posta in palio, sia per le vecchie ruggini ereditate proprio dalla scorsa stagione, ma anche il pubblico delle grandi occasioni. Finora, in casa, il Palermo ha sempre vinto e subito una sola rete. L'Avellino spera di dare un'aggiornata in negativo alle statistiche dei dirimpettai.
Palermo – Avellino, le probabili formazioni.
Stadio “Barbera” (ore 14,30)
Palermo (4-3-2-1): Pelagotti; Doda, Buttaro, Lancini, Valente; Luperini, De Rose, Dall'Oglio; Silipo, Fella; Brunori. A disp.: Massolo, Marconi, Marong, Crivello, Floriano, Marconi, Odjer, Soleri, Almici, Corona, Mauthe, Peretti. All.: Filippi.
Squalificati: Perrotta.
Indisponibili: Accardi.
Ballottaggi: Dall'Oglio – Marconi: 51% - 49% (se gioca Marconi 3-4-2-1 con Doda o Almici e Valente quarti di centrocampo a destra e sinistra); Silipo – Floriano: 51% - 49%; Doda - Almici: 55% - 45%.
Diffidati: nessuno.
Avellino (3-4-2-1): Forte; Silvestri, Dossena, Bove; Rizzo, Aloi, De Francesco, Tito; Kanoute, Di Gaudio; Plescia. A disp.: Pane, Pizzella, Sbraga, Scognamiglio, Mignanelli, Carriero, Matera, Mastalli, Micovschi, Gagliano, Messina, Maniero. All.: Braglia.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: D'Angelo.
Ballottaggi: De Francesco – Carriero: 51% - 49%; Kanoute – Micovschi: 51% - 49%; Plescia – Gagliano: 55% - 45%.
Diffidati: Carriero, Dossena.
Arbitro: Moriconi della sezione di Roma 2. Assistenti: Lattanzi della sezione di Milano e Ceolin della sezione di Treviso. Quarto Ufficiale: Longo della sezione di Paola.