Avellino

Il calcio è tutta una questione di equilibri. Raggiunti o da raggiungere; da preservare, da ponderare al netto degli interpreti a disposizione a pieno o mezzo servizio, ma pure degli indisponibili. A Palermo, senza Ciancio, con Carriero in dubbio, l'Avellino non dovrebbe azzardare un cambio di modulo anche se dall'altra parte del campo i rosanero lo hanno appena fatto. E potrebbero rifarlo. Il possibile passaggio di Filippi al 4-3-2-1, utilizzato domenica scorsa a Vibo Valentia sia per sopperire alle assenze tra infortuni e squalifiche, sia per ricercare nuove soluzioni dopo aver giocato sempre col 3-4-2-1, non dovrebbe rappresentare un elemento sufficiente ad abbandonare il sistema di gioco adottato da Braglia sia a Catania, sia al “Partenio-Lombardi”. Ovvero, proprio il 3-4-2-1.

Mettersi a specchio all'avversario è una soluzione che dovrebbe essere scartata per una tripla valutazione: la prima è quella, per l'appunto, di preferire di dare continuità all'assetto tattico adottato nelle ultime due partite per far leva sui sincronismi e certezze raggiunte dagli interpreti; la seconda è relativa a una tenuta complessiva, che potrebbe essere minata dall'arretramento di Rizzo nelle vesti di terzino destro, prezioso in fase di spinta, come quarto o quinto a destra di centrocampo, ma con un'attitudine difensiva su cui lavorare ancora; la terza e ultima è per garantirsi un saltatore in più sia nella propria area, sia in quella avversaria, mandando, perciò, in campo Bove anche per aggiungerlo alla batteria dei colpitori di testa. Un aspetto su sui lo stesso tecnico di Grosseto si è soffermato in conferenza stampa, questa mattina.

E così, salvo colpi di scena, si ripartirà dal 3-4-2-1. Tra i titolari dovrebbe esserci una sola novità: Kanoute, al rientro da un turno di squalifica, al posto di Micovschi. Il rumeno potrebbe essere sfruttato in versione arma in più a gara in corso, ma pure viceversa. La probabile formazione è, dunque, presto fatta: Forte in porta; Silvestri, Dossena e Bove in difesa; Rizzo, Aloi, De Francesco e Tito a centrocampo; Kanoute e Di Gaudio alle spalle dell'unica punta Plescia.

Tre i ballottaggi che potrebbero portare a variazioni nell'undici di partenza rispetto a quanto ipotizzato: tra De Francesco e Carriero in mediana; come detto, tra Kanoute e Micovschi sulla trequarti e tra Plescia e Gagliano in attacco.