E' in programma il 27 aprile del prossimo anno, dinanzi al gup Loredana Camerlengo, l'udienza preliminare a carico del sindaco di Cusano Mutri, Giuseppe Maria Maturo (avvocato Antonio Barbieri), e, all'epoca dei fatti, il capo dell'Ufficio tecnico, Nicola Russo (avvocato Alberto Mignone), di cui il sostituto procuratore Assunta Tillo ha chiesto il rinvio a giudizio in un'inchiesta relativa ai lavori di somma urgenza dopo l'alluvione dell'ottobre del 2015.
Si tratta di una inchiesta che la Procura aveva proposto di archiviare per due volte, incrociando sempre l'opposizione della parte offesa: l'ex primo cittadino Pasquale Frongillo, assistito dall'avvocato Federico Di Mezza. Nella prima occasione era stato disposto un supplemento investigativo di tre mesi, nell'altra, invece, risalente a febbraio, il gip Vincenzo Landolfi aveva qualificato come tentate le ipotesi di reato di truffa e abuso d'ufficio (oltre a quella di falso), ordinando, dunque, una nuova iscrizione nel registro degli indagati. A seguire, la chiusura dell'inchiesta e, poi, la fissazione dell'udienza preliminare.
Attenzione puntata, in particolare, sui verbali trasmessi qualche giorno dopo l'alluvione al Genio civile e sulle presunte modifiche che sarebbero state apportate nella seduta di giunta dell'11novembre sia al numero di protocollo sia agli importi degli interventi affidati a due imprese: inizialmente stimati in 325mila euro, poi ridotti a poco più di 32mila. Una presunta variazione che sarebbe arrivata dopo il tentativo di accesso agli atti operato quel giorno dall'ex sindaco Frongillo, cui era seguita l'ulteriore trasmissione dei verbali al Genio civile.