Reino

Poco meno di un anno fa - nel novembre 2020 – era stato arrestato e condotto in carcere, oggi è stato rimesso in libertà con l'affidamento al lavoro. E' la decisione del Tribunale di sorveglianza di Napoli per Carmine Verzino (avvocato Antonio Leone), 32 anni, di Reino, una delle due persone condannate per gli abusi di cui la sera del 14 novembre del 2008 sarebbe rimasta vittima una badante di nazionalità ucraina, all'epoca 50enne.

In primo grado il giovane era stato condannato dal Tribunale di Benevento, il 27 novembre del 2013, a 5 anni e 6 mesi: una pena ridotta a 5 anni e 2 mesi dalla Corte di appello nel gennaio del 2019, poi diventata definitiva, con il relativo arresto.

Secondo la ricostruzione dei fatti operata, al temine del suo lavoro di assistenza ad una coppia di anziani di Reino, che svolgeva dal 2004, la cittadina straniera avrebbe raggiunto un bar per acquistare sigarette e schede telefoniche. All'interno del locale sarebbe stata avvicinata, o si sarebbe intrattenuta con due persone, una delle quali avrebbe cercato di offrirle un caffè che non avrebbe però accettato. Uscita dall'attività commerciale, si sarebbe avviata verso l'abitazione che aveva in uso.

A questo punto, appena aperta la porta, due uomini, che forse l'avevano seguita, o forse la stavano aspettando per consumare insieme alcune birre, si sarebbero infilati nell'appartamento e l'avrebbero malmenata, colpendola anche con una bottiglia di birra. Poi, uno di loro avrebbe rivolto le sue 'attenzioni' sessuali alla 50enne, che la mattina successiva si era confidata con un'amica.

Era stata quest'ultima ad avvertire il datore di lavoro della donna, successivamente condotta in ospedale e giudicata guaribile in dieci giorni. Immediato l'avvio delle indagini da parte dei carabinieri della stazione di San Marco dei Cavoti, che avevano denunciato i due giovani, poi raggiunti da un avviso di garanzia.

Verzino si era presentato spontaneamente in Procura, ripercorrendo le fasi dell'episodio: dall'incontro in un bar del paese, alla presenza di altre persone, fino al rapporto consensuale che avrebbe avuto con la badante, durante il quale sarebbe nato un alterco in seguito al quale la donna sarebbe caduta, ferendosi, ed avrebbe fatto rovinare sul pavimento anche una delle bottiglie di birra, che per questo si sarebbe rotta. Il tutto mentre nell'appartamento si trovava anche un altro uomo, che non avrebbe avuto alcun ruolo.