Telese Terme

Nessuna delega in consiglio comunale su programmazione strategica, politiche energetiche, smart city ed innovazione. Ed allora è l’opposizione a prendere l’iniziativa con una interrogazione presentata oggi al sindaco di Telese Pasquale Carofano.

Per la minoranza consiliare infatti le politiche energetiche, si legge una nota diffusa dai consiglieri Angela Abbamondi, Marilia Alfano, Vincenzo Fuschini e Gianluca Aceto, “devono rappresentare un punto di forza delle amministrazioni locali perché solo programmando, progettando e realizzando strategie e interventi energetici si può addivenire anche alla riduzione delle tasse oltre che contribuire a migliorare sensibilmente l’ambiente”.

La minoranza, chiede così all’amministrazione comunale una discussione condivisa, aperta anche ai cittadini, al fine di predisporre una programmazione strategica su efficienza energetica e immobili comunali.

 

Le proposte della minoranza

Al sindaco Carofano i consiglieri di minoranza chiedono “di valutare di rispondere alla manifestazione di interesse predisposta dall’Inail. Oltre alle strutture scolastiche, le tipologie di edifici interessati comprendono residenze universitarie, strutture sanitarie e assistenziali, uffici pubblici e altri immobili destinati a utilizzo con finalità sociali”. 

Interventi, spiegano i quattro consiglieri che riguardano “il completamento di nuovi edifici i cui lavori siano già in corso, ma anche progetti immediatamente cantierabili relativi a nuove costruzioni, o la messa a norma di edifici esistenti. L’Inail si farà carico dei costi dell’operazione, richiedendo alle amministrazioni di corrispondere un canone a un tasso di interesse agevolato, pari al 3% del costo complessivo dell’opera di cui acquisisce la proprietà. Saranno ammessi alla programmazione investimenti con un costo complessivo non inferiore a tre milioni di euro”.

“Riteniamo - spiegano dalla minoranza - che la possibilità vada valutata, in tutti i suoi risvolti, coinvolgendo l’intero consiglio comunale e la stessa cittadinanza. Bisogna fare in fretta: il termine previsto è il 15 settembre”.

 

Non sono queste però le uniche iniziative che l’opposizione ha “suggerito” alla maggioranza di governo. “Proseguendo nell’azione di proposta, abbiamo segnalato - spiegano i consiglieri - alcune incongruenze nella procedura relativa all’avviso Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica, nell’ambito del P.O.I. Energia CSE 2015. L’avviso offre alle amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza la possibilità di ottenere il finanziamento per realizzare progetti di efficientamento e/o produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio di edifici pubblici. Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto fino al cento per cento dei costi ammissibili, secondo una procedura a sportello gestita dal Ministero dello Sviluppo Economico. Riteniamo che l’Amministrazione sia in grave ritardo: le procedure preliminari andavano attivate a partire dal 28 maggio 2015, mentre il contributo può essere richiesto dal 14 luglio. Soltanto in questa data la giunta comunale ha approvato un progetto per un fotovoltaico sulla casa comunale. Sulla base di quale analisi energetica si è fatta la scelta?

Ulteriore problema è l’importo dell’intervento. Il contributo concesso in relazione a ciascun intervento oggetto della singola istanza, deve essere di importo almeno pari a 40.000,00 euro, IVA esclusa, e ogni Comune potrà complessivamente ricevere un massimo di euro 207.000,00, oltre IVA. Il progetto approvato prevede una spese di 38.600 euro, inferiore al minimo stabilito dal bando”.

“Nella nostra interrogazione, abbiamo inoltre chiesto - spiegano i consiglieri Angela Abbamondi, Marilia Alfano, Vincenzo Fuschini e Gianluca Aceto - come mai non è stato aggiornato il Piano di azione per le energie sostenibili, nonostante le risorse,  4 mila euro, fossero state previste in bilancio nel 2014, cosa che ci priva delle diagnosi energetiche degli edifici pubblici e rischia di crearci ostacoli insormontabili. Abbiamo anche chiesto cosa sta facendo l’Amministrazione comunale per perfezionare l’iscrizione al Patto dei Sindaci e per attuare gli impegni del Mayors Adapt, di cui Telese è uno dei 57 Comuni promotori a livello comunitario".

Vincenzo De Rosa