Continuano le indagini sulla morte di Dora Lagreca, la trentenne originaria di Montesano sulla Marcellana che, nella notte tra l’8 e il 9 ottobre scorso è morta a Potenza precipitando dal balcone al quarto piano di una palazzina di via di Giura, era lì col fidanzato Antonio Capasso, indagato per istigazione al suicidio. Mentre si attendono i risultati degli esami dei Ris emergono nuovi dettagli sulla vicenda.
L’avvocato della famiglia della 30enne, Renivaldo Lagreca, è intervenuto nei giorni scorsi in collegamento con la trasmissione di Rete 4 “Quarto Grado”.
Il legale ha chiarito che i familiari di Dora non hanno avuto alcun contatto con Antonio Capasso in queste settimane. E' stato analizzato anche il rapporto tra i due, ritenuto un “amore tossico”, pieno di litigi e poi regali e riappacificazioni. Si è parlato poi della gelosia del 29enne che lo avrebbe spinto a “controllare” il cellulare della trentenne con una app con cui avrebbe potuto leggere tutti i messaggi che la donna inviava. L'avvocato di famiglia, che ha detto che chiederà accertamenti sulla vicenda, ha anche consegnato agli inquirenti un paio di orecchini argentati con una piccola macchia di sangue sopra, a notarla la famiglia della 30enne che ha allertato il legale. L'avvocato ha inviato gli orecchini in Procura. Ogni elemento può essere utile a fornire dettagli che chiariscano cosa è realmente accaduto quella drammatica notte. Il legale di Antonio Capaso ha parlato invece di “ricostruzioni fantasiose e non rispondenti al vero”. Il giovane agli inquirenti ha sempre raccontato di come la sua fidanzata, dopo una discussione, si sia lanciata nel vuoto volontariamente.