Avellino

“Quale partito per l’Irpinia Democratica?” è la domanda a cui si tenterà di dare una risposta domani alle 10 al Circolo della Stampa di Avellino. L'appuntamento è promosso dal circolo Aldo Moro e rientra nel ciclo delle “Agorà dem” volute dal segretario nazionale Enrico Letta per coinvolgere i mondi esterni al PD, ma sarà anche l'occasione per aprire una riflessione sul ruolo che oggi il Partito Democratico deve svolgere in Irpinia e nelle aree interne della Campania, in vista di un congresso provinciale che dovrà segnare la fine del commissariamento durato quasi sei anni.

“In questi ultimi sei anni abbiamo smesso di fare proposte, immaginare il futuro di questa terra – spiega Lello De Stefano, “lettiano” della prima ora e fedelissimo della linea del segretario nazionale – il dibattito si è appiattito sullo scontro interno. Ma il Pd non è un'arena. Avvertiamo forte l'esigenza di uscire da quel dualismo che finora ha segnato il percorso del partito in Irpinia, e possiamo farlo solo aprendoci all'esterno, alle categorie, alle imprese, e alle altre forze politiche progressiste”.

In sostanza c'è un altro Pd oltre quello delle tessere e delle faide, dice De Stefano, che vuole stimolare un nuovo protagonismo, lavorare per creare una nuova classe dirigente. E non è escluso che da questo appuntamento possa venir fuori anche una terza proposta per la segreteria provinciale, dopo quella già in campo di Nello Pizza, riferimento dell'area dei deluchiani, e quella di Gerardo Capodilupo, riferimento dei “decariani”. Una terza via che in molti hanno invocato in questi ultimi giorni.

“Il format proposto dal segretario nazionale, le Agorà, è lo strumento ideale per cominciare questo percorso – conferma De Stefano – In ogni caso, a prescindere o meno dalla terza candidatura alla segreteria provinciale del Pd, noi vogliamo comunque continuare il confronto sui temi coinvolgendo tutto il centrosinistra, anche dall'esterno. C'è una coalizione da costruire – continua De Stefano – e soprattutto c'è una provincia che deve recuperare il suo ruolo. Ci auguriamo perciò un'ampia partecipazione”