Frasso Telesino

AGGIORNAMENTO 29 OTTOBRE

Rimessi in libertà dal Riesame, con l'obbligo di firma,  Aldo Truocchio (avvocato Marcarelli), 52 anni, e Giuliano Caputo (avvocato Alessandro Della Ratta), 51 anni, di Sant'Agata dei Goti, che erano agli arresti domiciliari nell'indagine antidroga condotta a Frasso Telesino. 

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Uno è rimasto in silenzio, gli altri due no. Scelte diverse per le tre persone arrestate dalla guardia di finanza di Solopaca, e sottoposte ai domiciliari su disposizione del sostituto procuratore Maria Colucci, nell'operazione antidroga condotta a Frasso Telesino e conclusa con il sequestro di alcuni sacchi contenenti canapa indiana e di 51 chili di marijuana essiccati, scovati, rispettivamente, nella Seat e nel capannone di Giovanni Rosiello (avvocato Ettore Marcarelli), 59 anni, frassese, che è stato l'unico ad avvalersi della facoltà di non rispondere al gip Pietro Vinetti.

Non l'hanno invece esercitata Aldo Truocchio (avvocato Marcarelli), 52 anni, e Giuliano Caputo (avvocato Alessandro Della Ratta), 51 anni, di Sant'Agata dei Goti. Entrambi hanno sostenuto di aver raggiunto quel terreno nei pressi del cimitero di Frasso Telesino, dove si trovava anche Rosiello, cognato di Truocchio, per raccogliere le castagne.

Mentre stavano riflettendo sull'opportunità di farlo nonostante fossero piccole, hanno continuato, erano sopraggiunte alcune persone, armate, che si erano qualificate come appartenenti alla guardia di finanza. Truocchio e Caputo hanno dunque escluso ogni loro responsabilità rispetto ai sacchi con le piante – che secondo gli inquirenti sarebbero state estirpate dai tre – e alla marijuana trovata nel deposito.

I loro legali hanno chiesto la revoca dei domiciliari e il ritorno in libertà dei loro assistiti: Marcarellli anche la non convalida dell'arresto, Della Ratta, in subordine, una misura meno afflittiva. Attesa la decisione del giudice.

AGGIORNAMENTO ORE 12.39

Restano ai domiciliari i tre indagati: è quanto stabilito dal gip Pietro Vinetti.