Lo sport come rete sociale del nostro Paese e le società sportive sempre più protagoniste grazie al loro ruolo fondamentale per il miglioramento del presente e la crescita delle future generazioni. Questo il tema al centro del dibattito "Lo sport la più grande rete sociale del Paese: verso una moderna società sportiva", che si è svolto questa mattina al Salone d'Onore del Coni. L'appuntamento è stata l'occasione per la presentazione del libro "E' il futuro che pilota il presente" realizzato da Roberto Ghiretti, e per celebrare i 20 anni dello Studio Ghiretti, da sempre accanto a società ed enti sportivi nell'ambito della comunicazione ma non solo.

"Siamo qui per celebrare una persona che pur non essendo rappresentante di un organismo sportivo conosce alla perfezione questo mondo. Questo anniversario non è un atto di vanità, ma la dimostrazione di quanto Ghiretti abbia sempre uno sguardo e un animo teso al progetto e all'innovazione", ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò che in merito al futuro dello sport ha aggiunto: "Non credo che quello che si è fatto ultimamente abbia aiutato a sburocratizzare il nostro mondo. E lo sport non può più perdere tempo. Ma sono moderatamente ottimista che qualcosa può cambiare per lasciare qualcosa di buono".

A distanza, causa impegni istituzionali, ha inviato un messaggio la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti che ha evidenziato come "Lo sport e l'attività sportiva rappresentano sempre di più una ricchezza straordinaria per la nostra società, in particolare nell'ambito dell'educazione e delle parti opportunità. Il mondo dello sport, come hanno dimostrato gli eventi di questa estate, ha il volto delle donne sempre presente, superando gli stereotipi del passato". E proprio Roberto Ghiretti ha voluto sottolineare come lo "sport sia il futuro di tantissimi giovani e il presente di tanti adulti. In ogni società dobbiamo investire sui giovani. Dobbiamo dare entusiasmo e senso di appartenenza. Sta cambiando la pratica sportiva, sta cambiando la concezione, stanno cambiando le generazioni, sta cambiando la comunicazione ma non sta cambiando il modello, nè delle società nè delle federazioni. Con il libro mi sono permesso di sollecitare il fatto che il peggior nemico, oltre all'indifferenza, al non riconoscimento del ruolo delle società sportive, oltre alla solitudine è proprio: 'l'abbiamo sempre fatto così'".

E sui giovani hanno investito Federazioni come Fipav e Federginnastica. "Abbiamo fatto risultati straordinari con due squadre molto giovani che possono guardare al futuro. E' stata la conclusione esaltante di una stagione che ci ha dato tante soddisfazioni", ha detto il presidente Fipav Giuseppe Manfredi. "I nostri 152 anni sono tanti, ma siamo un mondo giovane perchè lavoriamo con i giovani. Oggi, poi, la ginnastica è cambiata e sta cambiando. E bisogna fare sempre di più", ha evidenziato il numero 1 della Federginnastica Gherardo Tecchi. Per lo sport del futuro, dunque, ci sarà bisogno di investimenti e sinergie. "Abbiamo vinto tanto quest'anno ma se l'abbiamo fatto lo dobbiamo anche allo sport di base che funziona. Quello sport per tutti che ha fatto crescere intere generazioni. E se collaboriamo ci guadagniamo tutti", ha concluso il presidente del CSI Vittorio Bosio. (Italpress)