Avellino

“Hanno fatto scadere i termini per il ricorso contro l’Anac e ora Festa tenta di arrampicarsi sugli specchi per non perdere i fondi per la riqualificazione della Dogana”. Così il consigliere comunale di minoranza Nicola Giordano poche ore dopo che il sindaco ha annunciato, nel corso della sua diretta facebook, di aver riaffidato il progetto nelle mani dell’archistar romana Massimiliano Fuksas. La determina porta la firma del dirigente comunale all’urbanistica, Vincenzo Lissa, e di quello al patrimonio Gaetano D’Agostino, nella veste di Responsabile unico del procedimento, un atto con cui si conferma e si chiude l’iter procedurale di affidamento del progetto di restauro e rilancio dell’ex Dogana. 

“E’ chiaro che si tratta di un ulteriore tentativo per lanciare fumo negli occhi. Quella determina non dice niente di nuovo, si torna al punto di partenza. Hanno solo prodotto qualche integrazione per giustificare quella che era e resta una procedura illegittima, invece di prendere atto dell’errore commesso e aprire finalmente una gara europea, magari alzando l’asticella dei requisiti, non esiste solo Fuksas” dichiara Giordano che insieme al presidente dell’ordine degli architetti Erminio Petecca presentarono un esposto sollevando l’illegittimità dell’incarico diretto. Una procedura poi bloccata  dall’Autorità Nazionale anticorruzione che ha contestato l’affidamento diretto senza passare per una gara aperta a tutti. Prima ancora che l’Anac si pronunciasse, l’architetto romano aveva già fatto sapere che non gli interessava più il progetto della Dogana. “E ora, tre mesi dopo che il progettista ha rifiutato, gli si affida di nuovo il progetto senza che lui sappia nulla?” aggiunge il consigliere Giordano. 

A quel punto il sindaco aveva annunciato il ricorso, avrebbe dimostrato a tutti i costi che l’Autorità si sbagliava, e per questo si è affidato ad un amministrativista di fama, Mario Sannino, che avrebbe dovuto impugnare l’atto dell’Anac, ma quel ricorso non è mai stato inoltrato. I termini sono scaduti.  E allora non resta che riprovarci, ed è questo in sostanza che ha fatto l’amministrazione comunale “pur sapendo che restano da superare diversi scogli. Il primo è nuovamente rappresentato dall’Anac, poi c’è il passaggio alla Regione Campania che deve verificare la procedura e riconoscere i costi, 290 mila euro a valere sul programma Integrato Città Sostenibile (Pics) - Po Fesr. In ultimo lo stesso Fuksas che ha già rinunciato una volta. Il sindaco Festa si dice fiducioso: “Speriamo che torni sui suoi passi”.